I materiali più indicati per avere tende da sole resistenti al maltempo
Le tende da sole svolgono una serie di funzioni pratiche ed estetiche che consentono di schermare terrazzi, balconi e giardini da sole. Ombreggiano determinate zone e consentono così di vivere anche gli spazi esterni durante l’estate.
Sono costantemente a contatto con gli agenti esterni, come pioggia, sole, vento e umidità, quindi col tempo rischiano di usurarsi e corrodersi con gravi decadimenti di prestazioni in termini estetici e di ombreggiamento.
Tuttavia le innovazioni apportate nel settore hanno permesso di realizzare tende da sole moderne in grado di resistere più a lungo alle intemperie ed al maltempo. Una bella notizia soprattutto per le persone più sbadate che, spesso, dimenticano di ritirare le tende quando il cielo è carico di nuvole.
Nei seguenti paragrafi analizziamo quali sono i migliori materiali attualmente in commercio e quali trattamenti subiscono le tende per garantire prestazioni migliori ed una maggiore durata nel tempo.
Qual è il miglior tessuto per le tende da sole esterne?
I tessuti moderni disponibili sul mercato sono molto variegati: si va dall’acrilico al poliestere, dal poliestere rivestito ai vari tipi di pvc.
Tra i più gettonati ci sono i tessuti in fibra al 100% in acrilico, che garantiscono la massima resistenza agli strappi e sono poco inclini allo scolorimento. Sono infatti tinti in massa e trattati con il teflon per mantenere più a lungo la loro naturale colorazione e resistere agli attacchi di agenti esterni. I tessuti acrilici sono indicati per tende da sole che non restano spesso sotto la pioggia, come le tende da sole a bracci.
Tra i materiali in fibre naturali ci sono il cotone telato, ottenuto con un’armatura a lino, e la tela olona di canapa. Per le tende da sole che invece sono spesso esposte all’acqua, come cappottine e dehor, sono indicati i tessuti impermeabili al 100%.
C’è poi una proposta molto ampia di tessuti in pvc. Ad esempio si può optare per il pvc precontraint, cioè un tessuto spalmato impermeabile usato per tende da sole, cappottine e strutture esposte all’acqua. Oppure c’è il pvc filtrante microforato, perfetto per tende verticali o con effetto anti-abbagliamento e trasparenza. Questo particolare materiale riesce a respingere fino al 97% del calore, garantendo un ambiente confortevole e abitabile.
Altro materiale molto apprezzato è il pvc oscurante, ideale per tende veranda, pergole o tende a rullo con guide zip. Per i dehor di locali, come bar e ristoranti, o per la chiusura di balconi e porticati si utilizza spesso il pvc trasparente. Il pvc vinitex è infine un materiale semi-trasparente con azione antingiallimento con varie retinature, perfetto per chiudere verande, balconi e porticati.
Una panoramica molto ampia delle migliori tende da sole in commercio è disponibile sul sito Tendaflex.
Quali trattamenti subiscono le tende da sole?
Per preservare adeguatamente le tende da sole, è importante effettuare interventi periodici di manutenzione con trattamenti specifici. Le tende vanno trattate con prodotti impermeabilizzanti idro/oleo repellenti, finissaggi antimacchia e trattamenti antibatterici e antimuffa. Con interventi mirati si garantisce al tessuto la massima resistenza contro umidità, intemperie e piogge, e si migliora anche l’azione anti-abrasiva.
Uno dei trattamenti più richiesti è l’impermeabilizzazione, che consente di usare la tenda anche durante le giornate di pioggia. Con un clima sempre più pazzo, non è certo inusuale incorrere in giornate di pioggia anche in piena estate. Una tenda impermeabilizzata consente tuttavia di sfruttare e vivere gli spazi esterni anche sotto la pioggia.
L’impermeabilizzazione fa sì che non goccioli acqua dalla tenda e che il tessuto sottostante risulti asciutto. Un trattamento impermeabilizzante idrorepellente protegge la tenda anche dalla sporcizia, dall’inquinamento e da microrganismi vari come muschio, alghe, funghi e muffa.
Altra operazione che va effettuata con una certa periodicità è la pulizia della tenda. È sufficiente un’idropulitrice a bassa pressione, da usare con detergenti specifici e indicati per il materiale. Innanzitutto bisogna smontare il telo della struttura, lavarlo e farlo asciugare per bene, evitando così di danneggiare il motore ed i meccanismi.
Al termine dell’operazione si può tranquillamente rimontare la tenda, pulita e perfettamente efficiente. Un’azione del genere, da affidare preferibilmente ad un’azienda specializzata, è consigliabile ogni 2-3 anni, o al massimo una volta all’anno se si vive in una zona particolarmente inquinata da smog e polveri. Una pulizia continua è infatti sconsigliabile poiché indebolisce la trama e rovina il trattamento impermeabile.
Caratteristiche da considerare per la scelta e la pulizia delle tende da sole
Quando si sceglie una tenda o il prodotto da utilizzare per i vari trattamenti, è importante considerare alcune caratteristiche del tessuto.
Innanzitutto bisogna valutare lo spessore. Una trama fitta e compatta risulta molto più efficiente rispetto ad una trama leggera nel trattenere i raggi UV.
Altra caratteristica importante è il colore. Le tinte scure sono più resistenti alla luce solare rispetto ai colori più chiari.
Infine occhio alla composizione delle fibre. In base al loro intreccio presentano una diversa capacità di assorbire i raggi solari e, quindi, proteggere dai raggi UV.