Mercato immobiliare: l’acquisto di una casa è fuori portata per 10 milioni di famiglie italiane
L’acquisto della casa: un sogno irraggiungibile per milioni di italiani. Le cifre non sono affatto incoraggianti. Cosa succede?
L’acquisto di un immobile sta diventando un obiettivo sempre più difficile da raggiungere per molte famiglie italiane. Con il caro prezzi sempre più inarrestabile, gli animi non sono sereni.
Le sfide economiche, l’erosione del potere d’acquisto e l’incremento dei prezzi (per l’appunto) degli immobili rendono l’accesso alla proprietà quasi impossibile per coloro che percepiscono redditi medio-bassi.
Questo fenomeno colpisce particolarmente le grandi città, dove il mercato immobiliare presenta barriere significative. La storia insegna che spesso chi cerca casa è costretto ad andare in periferia o città limitrofe.
Le istituzioni stanno cercando di individuare soluzioni, ma la questione rimane una delle principali emergenze sociali ed economiche del nostro Paese.
Le città meno accessibili e le cause della crisi immobiliare
Come riportato da Sky, secondo il rapporto dell’Osservatorio congiunturale sull’industria 2025 dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), le famiglie con un reddito fino a 24. 000 euro trovano estremamente difficile acquistare una casa nelle grandi città italiane. Milano, Roma e Napoli si rivelano le meno accessibili, seguite da Firenze e Venezia. Diversi fattori contribuiscono ad aggravare la situazione: la perdita del potere d’acquisto, il calo degli stipendi, le difficoltà nel risparmiare e l’aumento costante dei prezzi degli immobili.
Il governo mira a migliorare la situazione attraverso una serie di interventi, tra cui il decreto legge Salva-Casa. Le linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevedono la trasformazione di sottotetti e abbaini in abitazioni, nonché l’introduzione di sanatorie per piccole difformità edilizie. Tali misure dovrebbero consentire l’immissione sul mercato di un numero maggiore di immobili, generando effetti positivi sui prezzi. Il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, ha confermato pertanto l’impegno a potenziare le politiche abitative, sottolineando l’importanza del Piano Casa promosso dal Vicepremier Matteo Salvini.
Mutui insostenibili e affitti insostenibili!
L’ufficio studi dell’Ance ha messo anche in evidenza come le famiglie italiane destinino fino alla metà del proprio reddito al pagamento del mutuo. Per il 20% delle famiglie a basso reddito, tale percentuale supera i due terzi. Anche gli affitti nelle grandi città risultano proibitivi, influenzando significativamente il reddito disponibile delle famiglie più vulnerabili. Per affrontare questa emergenza, Ance e Confindustria propongono un piano casa basato su semplificazioni urbanistiche, misure fiscali e strumenti finanziari che coinvolgano anche investitori privati.
Una ulteriore risposta alla crisi abitativa potrebbe derivare dall’edilizia residenziale pubblica. Confedilizia ha sottolineato che l’ultima legge di bilancio prevede un piano di edilizia pubblica finanziato anche con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sky riporta inoltre che, attualmente, circa 80. 000 case popolari risultano non utilizzate e non utilizzabili. Per riqualificare questo patrimonio immobiliare, il governo ha già stanziato 1,3 miliardi di euro. La Presidentessa dell’Ance, Federica Brancaccio, ha evidenziato la gravità della crisi abitativa, rimarcando le sue conseguenze sociali ed economiche.