La maggior parte degli edifici in Italia richiede una modernizzazione termica. Questa è l’unica via per garantire una riduzione su scala globale del consumo di energia e migliorare il comfort di vita alla luce dei rincari. L’Italia non sarà ecologica fino a quando solo una piccola parte degli edifici sarà in classe energetica A, come accade oggi.
Quasi il 70% degli edifici residenziali in Italia sono stati costruiti negli anni 1946-1991. Si tratta degli edifici più vecchi in Europa e, al contempo, estremamente energivori. Il maggior problema riguarda gli edifici degli anni ‘50. In quegli anni il boom economico portò ad un forte sviluppo, anche edilizio, e sempre più persone potevano permettersi un appartamento o una casa di proprietà. All’epoca non si badava certo ai costi ambientali ed al consumo energetico degli edifici. Il costo dell’energia era ben diverso da quello attuale.
Cosa si può fare con gli edifici di classe energetica G, che secondo l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), sono ben il 34% del patrimonio edilizio in Italia?
In teoria esistono due soluzioni – demolizione o modernizzazione. In pratica, la demolizione di questi edifici sarebbe un disastro ecologico e sociale. Solo una parte minore di questi sono edifici industriali abbandonati. Per la maggior parte si tratta di edifici pubblici e residenziali ancora in uso. La demolizione non è una buona soluzione, considerando gli elevati costi di smaltimento dei rifiuti prodotti dalla demolizione stessa.
– Le tecnologie edilizie utilizzate negli anni ‘60 e ‘70 non erano progettate pensando ad un’economia circolare. Nessuno in quel periodo si preoccupava che i materiali fossero riciclabili e di quale impronta di carbonio sarebbe rimasta durante il trasporto dei rifiuti in discarica – spiega Marcin Giedosz, Regional Manager Italy, Spain, Portugal, Greece & Caribbean di Aluprof.
– Oggi utilizziamo materiali come l’alluminio, sapendo che, in caso della necessità di modernizzazione dell’edificio, dopo qualche decina d’anni, sarà possibile processare ogni elemento in alluminio praticamente senza perdite. All’epoca si utilizzavano mattoni e cemento armato – materiali il cui riciclo è costoso e meno efficace – aggiunge l’esperto.
Sia il settore edile che il governo hanno compreso il fatto che un edificio su tre in Italia abbia bisogno di ristrutturazione. Per i Programmi Urbani Integrati sono stati stanziati 2,7 mld di euro, che prevedono la rigenerazione e la ristrutturazione delle aree urbane degradate nelle città metropolitane. Sono attivi anche altri programmi, come per esempio il Superbonus 110%, che prevede il rimborso totale di quanto speso per il miglioramento della classe energetica degli edifici.
In Aluprof osserviamo un crescente interesse dei clienti italiani, sia verso i nostri sistemi MB-FERROLINE, dedicati alle ristrutturazioni degli edifici storici, sia verso i sistemi per facciate con un isolamento termico maggiorato – sottolinea Marcin Giedosz.
I sistemi MB-FERROLINE sono sistemi per finestre a profilo stretto con un ottimo isolamento termico, che si contraddistinguono per l’elevata durata, l’eccellente tenuta ad acqua ed aria e per l’ottimo l’isolamento acustico. Possono essere utilizzati negli edifici storici dove i vincoli della soprintendenza
richiedono che sia mantenuta la facciata originale. I telai da restauro di questo sistema permettono il montaggio degli infissi senza smontare i vecchi telai. In questo modo il muro intorno alle finestre rimane intatto. Scegliamo la larghezza dei profili in modo che gli interventi termicamente migliorativi non modifichino l’aspetto del palazzo – spiega l’esperto di Aluprof.
La modernizzazione termica di un edificio ed il miglioramento della sua classe energetica richiede una serie di azioni – isolamento termico del tetto, dei pavimenti e dei tramezzi, modernizzazione dell’impianto di riscaldamento, miglioramento della ventilazione, sostituzione dei serramenti e riduzione della dispersione di calore attraverso le pareti esterne.
Una delle tecnologie, che sostiene in maniera efficace questa tipologia di lavori, è rappresentata dai sistemi in alluminio per porte e finestre, che oltre ad essere ecologici, l’alluminio è riciclabile al 99%, permettono di migliorare notevolmente i parametri energetici della costruzione, con interventi poco invasivi sull’edificio stesso.
– L’isolamento termico Uw dei nostri sistemi MB-SLIMLINE è pari a 0,8 W/(m2K). Questo ottimo risultato è ottenuto grazie alla speciale forma delle guarnizioni. Utilizzando i nostri sistemi è possibile ottenere un aspetto esteticamente gradevole dell’edificio ed al contempo migliorarne i parametri di isolamento. MB-SLIMLINE viene ampiamente utilizzato anche nelle riqualificazioni complete degli edifici – spiega Giedosz.
I prossimi anni saranno una sfida per il settore edile, che per la prima volta nella storia viene posto di fronte alla necessità di migliorare gli edifici esistenti su una così ampia scala. Scegliere le tecnologie giuste permette di garantire agli edifici un futuro ecosostenibile ed ai loro utenti ed ai loro abitanti sicurezza.
Articolo sponsorizzato da Aluprof