Le pagine di cronaca delle ultime settimane hanno messo in risalto lo “scandalo Mose” che ha evidenziato un presunto giro di tangenti dietro la costruzione di una delle opere più avanzate e complesse degli ultimi anni.
Quello che ci preme sottolineare è la valenza ingegneristica del sistema Mose che si propone come fine, la definitiva risoluzione del problema dell’ acqua alta a Venezia.
Il Mose (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è un sistema studiato e progettato esclusivamente per il capoluogo Veneto, formato da una serie di paratoie mobili a scomparsa poste alle bocche di porto che collegano la laguna al mare aperto.
Il funzionamento a livello concettuale è molto semplice: le suddette paratoie, costituite principalmente da strutture scatolari metalliche di dimensioni variabili, sono connesse a cassoni di calcestruzzo mediante cerniere che ne assicurano il movimento. In situazioni normali di marea le paratoie rimangono adagiate sul fondo dei cassoni sfruttando semplicemente la forza di gravità esercitata dall’acqua nelle stesse; quando invece è prevista una situazione di alta marea il sistema, tramite un getto di aria compressa, provvede ad espellere l’acqua dalle paratoie le quali, svuotandosi, guadagnano man mano la superficie dell’acqua fungendo da vere e proprie dighe. Il tempo di chiusura delle varie bocche di porto è stimato tra le quattro e cinque ore e, per questo motivo, si è deciso di portarle a chiusura per maree superiori ai 110 cm. Per non provocare danni al florido commercio marittimo della “Serenissima” sono state progettate, di pari passo al Mose, conche di navigazione che permettano il passaggio delle navi anche con il sistema in funzione.
Ciò che rende molto interessante quest’opera è la flessibilità con cui può essere utilizzata. Le schiere, poste alle diverse bocche di porto, sono infatti indipendenti e possono entrare in funzione in momenti differenti in base alla reale necessità di difesa della città. La costruzione dell’opera è cominciata nel 2003 e ha raggiunto l’87% di realizzazione; il completamento è previsto per il 2016.
Il Mose è un’opera innovativa che sfrutta concetti relativamente semplici ma che ha richiesto un ingente costo di realizzazione, dai 2 miliardi iniziali si è arrivati ad una spesa che si aggira intorno ai 6. Non mancano le polemiche intorno a questa grande opera che potrebbe però risolvere definitivamente il problema dell’acqua alta a Venezia e garantirne la sopravvivenza.