Situato nel quartiere di Mission Bay a San Francisco, il nuovissimo Chase Center è la nuova casa della franchigia californiana reduce di tre titoli NBA vinti negli ultimi cinque anni. I Warriors hanno deciso dunque di trasferirsi stabilmente a San Francisco e lasciare la famosa Oracle Arena di Oakland. La città sette anni fa ha deciso di rivalutare il quartiere di Mission Bay in una delle zone più innovative e ricreative della Bay Area. Con l’investimento di 1,2 miliardi di dollari messi a disposizione interamente da privati, è stata realizzata una sorta di mecca dello sport, uno spazio multifunzionale che ha cambiato volto all’intera città. Rick Welts, presidente dei Warriors, si è espresso con le seguenti parole:
“Sin dall’inizio, parte di questo piano era quello di costruire un nuova arena che permettesse ai Warriors di competere ad un alto livello sia per il talento dei giocatori, sia per l’esperienza dei fan in NBA. Non c’era ancora una visione chiara su ciò che sarebbe stato, ma sapevamo che dovevamo avere una location d’impatto, che potesse essere competitiva nel lungo termine. C’era l’opportunità di fare qualcosa dove molti, prima di noi, hanno fallito. Il sogno era quello di creare un centro per lo sport e l’intrattenimento da fuoriclasse”
Il Chase Center è stato progettato da Manica Architecture, con sede a Kansas City in Missouri, nota per aver realizzato altri importanti stadi nel mondo come la Mercedes-Benz Arena di Shangai e la O2 di Londra. L’arena ha una capienza di 18.064 posti. Presenta inoltre, un’area polifunzionale nelle gallerie laterali a configurazione teatrale, con l’ingresso principale che si affaccia sul nuovo parco, il Bay Front Park. Dispone anche di 44 Club Suits, 60 Theater Boxes e 32 Courtside Lounges, con sale da pranzo e cantine per vini dedicate. Sono presenti inoltre, uffici e laboratori, spazio commerciale, parcheggi coperti ed è in progetto nei dintorni la costruzione di un nuovo hotel direttamente collegato all’impianto sportivo. La forma sferica del palazzetto, insieme alle grandi vetrate che permettono alla Bay di riflettere la sua immagine, rispecchia la direzione architettonica verso cui San Francisco vuole andare, con gli edifici industriali a mattoni a vista che vengono sostituiti in alcune parti della città da strutture futuristiche.
Il lotto scelto per la realizzazione dell’impianto sportivo non è dei più semplici. I 45000 m2 di suolo sono delimitati dalla baia di San Francisco a est, alloggi accademici per l’UCSF Medical Center a ovest e progetti di costruzioni attivi sia sul lato nord che sul lato sud. Una delle difficoltà che sono state riscontrate nel sito è il tipo di terreno paludoso. Noto come “Bay Mud”, il suolo è parzialmente costituito dalle macerie del terremoto che ha coinvolto San Francisco nel 1906.
La Joint Venture Mortenson Construction si è occupata dello sviluppo della costruzione dell’edificio in tempo per l’avvio della stagione NBA 2019/20. Per garantire la consegna dell’impianto nei tempi previsti, l’esecuzione dei lavori è avvenuta ad un ritmo notevole, con 1.250 lavoratori impiegati contemporaneamente in cantiere nell’esecuzione di diverse mansioni. Al centro di questo sforzo c’è un team di professionisti preparati e una cultura del cantiere radicata nella pianificazione, sicurezza, collaborazione e innovazione.
“Dal suo design all’avanguardia, alle complessità del suo sito urbano, al sequenziamento e al ritmo delle costruzioni, questa è una delle operazioni più complesse a cui abbia mai partecipato”
Vic Watson, vicepresidente Clark Construction
Cosi il Chase Center è stato progettato seguendo un’attenta analisi e pianificazione delle variabili che lo interessavano. La progettazione è durata circa quattro anni, con una fase di ricerca progettuale seguita da due anni di pre-costruzione. In queste fasi preliminari sono stati prodotti importanti strumenti di gestione del progetto, tra cui modelli 4D (che ritroviamo nel nostro approfondimento sul BIM), ed un playbook del progetto.
Il team di progettazione del Chase Center, dopo un’approfondita valutazione delle attività pre-costruzione, hanno determinato che l’unico modo per far avanzare efficacemente il cantiere era quello di suddividere il lavoro in fasi gestibili e con programmi separati. La suddivisione dell’arena è stata strutturata in quattro diversi nuclei: A, B, C e D. Un semplice schizzo ne ha delineato la soluzione spezzettata dell’esecuzione dell’opera. La progressione del cantiere partiva dal nucleo B e si spostava via via nell’arena in senso orario, ogni livello contemporaneamente. Ogni quadrante dell’arena aveva dunque il suo programma per il getto del calcestruzzo e il montaggio delle parti in acciaio. Ogni livello aveva il suo programma predefinito per lavori meccanici, elettrici, idraulici e di finitura. Quello che era inizialmente un semplice schizzo è diventato uno strumento importante per comunicare l’approccio del team di progettazione a imprese ed operai. Stabilito il flusso di lavoro, il team ha trasformato lo schizzo in modelli 4D in modo tale da prevenire le interferenze che sarebbero potute nascere durante i lavori.
Altro strumento fondamentale redatto in fase di progettazione è un playbook di pianificazione dei lavori. Questo programma descrive circa 24.000 attività di costruzione e ne delinea tutto il flusso di lavoro. Un gruppo di professionisti ha guidato secondo logica tutte le attività analizzando e valutando i tassi di produzione, la tempestività e le interruzioni del programma, modificando il piano di lavoro qualora fosse necessario. Due anni e mezzo dopo la nascita del playbook è stato consegnato il Chase Center alla città e ai suoi abitanti.
Jim McLamb, direttore del progetto e responsabile delle operazioni di costruzione ha osservato:
“Stiamo costruendo una nuova casa per un team noto per la sua incessante ricerca dell’eccellenza. Se non applichiamo lo stesso livello di passione e intensità a questo lavoro, non sarebbe giusto.”
L’inaugurazione ufficiale del Chase Center è avvenuta il 6 settembre 2019 con un concerto dei Metallica. La prima gara casalinga di regular season è stata disputata il 5 ottobre tra i Golden State Warriors e i Los Angeles Clippers.