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Le normative per allestire un cantiere in sicurezza

L’allestimento del cantiere è una procedura da eseguire con estrema attenzione seguendo gli standard di sicurezza, le linee guida e le leggi vigenti. Il fine principale è salvaguardare l’incolumità degli operai, ma altri obiettivi importanti sono la conclusione dei lavori entro i tempi stabiliti e il rispetto del budget stimato.

Tramite un progetto di cantiere è possibile suddividere i compiti e le responsabilità delle varie figure coinvolte, che possono così comunicare tra di loro, condividere compiti e documenti e risolvere in tempi brevi le criticità che possono presentarsi. In questo articolo analizziamo tutti gli aspetti che riguarda l’allestimento di un cantiere in sicurezza, offrendo una panoramica completa a tutti gli operatori del settore edile e a tutte le persone che devono allestire tali strutture.

Come si allestisce un cantiere edile?

L’area di cantiere è appunto quella zona dove vengono eseguiti i lavori e va delineata con un’apposita cartellonistica e recinzioni per garantire la sicurezza interna degli operai, ma anche quella dei non addetti ai lavori che devono essere consapevoli dei rischi che corrono.

L’allestimento in sicurezza di un cantiere dipende da tanti fattori, innanzitutto dalla tipologia stessa del cantiere che può essere finalizzato ad una nuova costruzione, alla manutenzione, alla ristrutturazione, alla demolizione, alla conservazione, ecc. Altri fattori importanti da tenere a mente sono la morfologia del territorio e le condizioni meteorologiche tipiche del posto. Tra gli elementi da considerare la viabilità, sia all’interno che all’esterno del cantiere.

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Le 5 fasi lavorative per allestire correttamente un cantiere

Si possono individuare 5 fasi lavorative fondamentali per l’allestimento del cantiere che aiutano in fase di organizzazione. Le fasi lavorative in questione sono le seguenti:

  • fase 1: ideazione dell’opera. Questa è la fase “embrionale” che segna l’avvio della procedura e bisogna prestare la massima attenzione agli adempimenti legislativi e burocratici. Risulta utile contattare già un progettista;
  • fase 2: progettazione. Il progettista viene incaricato di realizzare il progetto e in questa fase bisogna redigere anche il PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento). Tra gli aspetti da individuare ci sono i potenziali rischi, le figure che si occupano della sicurezza, le procedure e le misure di sicurezza da adottare;
  • fase 3: procedura d’appalto. Viene incaricata l’impresa o le imprese che si occuperanno dell’esecuzione dei lavori;
  • fase 4: esecuzione dei lavori. Cominciano i lavori veri e propri che devono essere portati a termine secondo un cronoprogramma per definire con esattezza la durata dei lavori e il controllo nella fase di esecuzione. Ricopre un ruolo di primo piano il direttore dei lavori per il controllo tecnico e contabile dell’opera. La sicurezza viene invece affidata ad un coordinatore della sicurezza in fase esecutiva che ha il compito di verificare e monitorare che il PSC venga applicato in modo corretto;
  • fase 5: fine dei lavori. Questa è la fase ultima e vede coinvolti tutti i soggetti che hanno partecipato al processo e che devono controllare la corrispondenza dell’opera finale con il progetto iniziale, le modalità di esecuzione dei lavori e la congruità degli oneri e dei costi.

L’allestimento dei ponteggi

Quando si parla di cantieri si fa ovviamente riferimento anche ai ponteggi, che richiedono un’attenzione ancora più elevata dal momento che si lavora ad alta quota e che un piccolo errore potrebbe risultare fatale. Promuovere l’adozione di pratiche standard per la realizzazione dei lavori in altezza contribuisce ad aumentare il livello di sicurezza dei lavoratori e del pubblico.

Il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi vanno effettuati secondo il cosiddetto Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi), un documento operativo che contiene le indicazioni che gli addetti e gli utilizzatori del ponteggio devono conoscere. Questo documento deve essere messo a disposizione di chi sovrintende alle corrette procedure di esecuzione dei lavori.

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Gli addetti al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi devono seguire appositi corsi di formazione per conoscere le tecniche operative per svolgere i lavori in sicurezza. I corsi, che prevedono una parte teorica e una pratica, prevedono il superamento di un esame finale con tanto di rilascio di un attestato.

Il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi devono essere effettuati usando un apposito kit di protezione individuale contro le cadute composto da un dispositivo di ancoraggio, un’imbracatura completa e il relativo dispositivo di collegamento.

Altri strumenti essenziali per il corretto montaggio e smontaggio dei ponteggi in totale sicurezza sono il castello di carico e il castello di tiro. I castelli di carico sono piani di appoggio dove poter stoccare tutto il materiale necessario per portare a termine i lavori. In genere hanno una struttura a gradoni che può essere configurata e personalizzata in modo ortogonale oppure parallela al ponteggio usando un software per la progettazione dei lavori.

I castelli di tiro invece sono volumi aggiuntivi, sviluppati in verticale, aggettanti verso l’esterno del filo del ponteggio. Il loro compito principale è raccogliere il materiale da usare durante i vari lavori tramite specifici montacarichi.