Architettura

La nuova sede di Google a New York, il St. John’s Terminal

La holding Alphabet di cui fa parte l’azienda Google LLC ha acquistato il St. John’s Terminal, un tempo scalo merci. Sito nel quartiere West Village, Manhattan Sud, è uno dei posti più incantevoli della città, sul fiume Hudson. La nuova sede di Google va ad aggiungersi ad altre due sedi già presenti nella città di New York e porterà l’azienda ad incrementare lo staff fino a 20.000 persone nella “grande mela”. Il progetto della nuova sede per uffici prevede il recupero e l’espansione del Terminal sito al 550 di Washington Street e passa attraverso le competenze di alcune realtà italiane.

Ph: cookfox.com

“Con il ritorno di New York City, sarà la tecnologia a fare da apripista. Google ha raddoppiato la sua grande scommessa su New York City perché sa che abbiamo vantaggi che non hanno eguali in tutto il paese e in tutto il mondo. Insieme, costruiremo su quelle solide fondamenta e il lavoro inizia oggi “.

Bill de Blasio, sindaco di New York.

La nuova sede di Google

Nella prima metà del XX secolo il St. John’s Terminal era il capolinea della New York Central Railroad. Il quartiere successivamente è mutato da quartiere industriale a zona per servizi della città. Questa mutazione ha coinvolto anche la stazione e Google Inc. ha pensato bene di allargare le aree per uffici acquistando e trasformando l’edificio di fronte al fiume Hudson. La ristrutturazione dell’edificio ed il suo ampliamento è stato progettato da Cookfox Architects e sviluppato da Oxford Properties Group. La nuova sede di Google si sviluppa su 12 piani in circa 9.000 mq di superfice utile. Il complesso di Hudson Square occupa due isolati interi della città.

Ph: cookfox.com

L’idea progettuale di Cookfox è stata quella di realizzare un edificio moderno mantenendo alcune tracce del passato, come ad esempio evidenziando le rotaie storiche dello scalo ferroviario. Nel progettare l’edificio, gli architetti hanno dato priorità alla salute e al benessere degli occupanti attraverso la progettazione biofilica. Gli interni illuminati dalla luce naturale di giorno offrono viste panoramiche sulla città e sul fiume Hudson. La creazione di terrazze verdi creano collegamenti diretti con la natura. Gli spazi di lavoro prevedono l’immissione di aria esterna altamente filtrata e illuminazione biodinamica. Sono previsti inoltre, sistemi di raccolta dell’acqua piovana, accumulo termico e aree verdi, strumenti che migliorano la sostenibilità dell’edificio. Gli occupanti avranno accesso a terrazze paesaggistiche, aree sul tetto, una lussureggiante piazza d’ingresso e una serie di servizi. (Google userà solo energia rinnovabile)

“Congratulazioni a Oxford Properties e Turner Construction per la pietra miliare del completamento del terminal di St. John’s, un risultato che dimostra che Manhattan e la città di New York sono aperte all’attività. Grazie alle centinaia di operai edili che lo hanno reso possibile, nel mezzo della pandemia, e a Google, che sta incrementando le sue radici nella città”.

Gale A. Brewer, presidente del distretto di Manhattan.
Ph: cookfox.com

Le eccellenze italiane nel progetto

La nuova sede di Google passa attraverso le migliori competenze italiane. L’impresa costruttrice è la Rizzani de Eccher – gruppo DEAL, consolidata nel campo delle costruzioni a livello globale e specializzati in tema BIM e di Ingegneria Strutturale. Altra azienda italiana coinvolta nella progettazione è la società Bolina Ingegneria di Venezia, con vasto curriculum in strutture speciali e progetti affini a livello internazionale, il progetto costruttivo e la verifica dei core principali della nuova sede di Google. Lo studio Bolina ha messo a disposizione le migliori competenze in ambito BIM, unitamente a modellazione strutturale FEM per la realizzazione dei core prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso che caratterizzano l’edificio del St. John’s Terminal.

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I pre-cast core in BIM

La nuova sede di Google ha una pianta rettangolare, alla quale si contrappone una complessa articolazione degli spazi interni. L’attività svolta dallo studio Bolina è relativa alla modellazione BIM costruttiva. Dai software BIM sono stati prodotti i disegni di officina dei conci prefabbricati da posizionare in sito sui due nuclei dell’edificio. Ogni gruppo di otto conci rappresenta un lift. In altezza ogni nucleo è composto da diciannove lift, raggiungendo un altezza totale di 74 m. Sono stati prodotti in officina in totale 298 conci. Ogni concio è un prototipo unico, con specificità e singolarità derivanti dalla marcata variabilità di dotazioni di inserti, per collegamenti strutturali o per permettere il passaggio di dotazioni impiantistiche. La solidarizzazione e l’effetto collaborante tra i vari lift è ottenuto da un sistema di precompressione integrato che si estende in direzione verticale ed orizzontale per l’intero sviluppo dei conci.

Ph: newyorkyomby.com

Parallelamente alla modellazione BIM sono state condotte le analisi strutturali FEM in 3D per simulare le fasi costruttive di montaggio dei nuclei in c.a.p. Lo studio di progettazione è riuscito così ad ottimizzare la distribuzione delle armature e verificare le sezioni strutturali di progetto. Inoltre, lo studio ha verificato le configurazioni transitorie della struttura nei confronti delle azioni di progetto che si verificano durante le fasi di montaggio. Tale approccio multidisciplinare ha permesso l’aggiornamento del modello BIM in tempo reale, in funzione ai risultati ottenuti dalle analisi. Questo metodo ha portato dei benefici in termini di qualità, di tempi e una migliorata produzione dei disegni costruttivi di officina.

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Lorenzo Iaconinoto