Una struttura antica ma attuale (pixabay.com) - www.buildingcue.it
Cosa sono le Palafitte: Storia, Caratteristiche e Diffusione di un’architettura antica ancora attuale e di grande utilizzo
Le palafitte: un materiale di sostegno che evoca tante immagini di antiche civiltà e paesaggi esotici, ma la loro storia è ben più ricca e intrigante.
Sin dalla preistoria, queste abitazioni elevate su pali si sono infatti dimostrate una soluzione efficace per affrontare varie sfide ambientali di diversa entità.
Oggi, in alcune parti del mondo, continuano a essere utilizzate non solo per necessità, ma, udite udite, anche per scopi turistici e innovativi nell’architettura moderna.
Queste abitazioni testimoniano l’ingegno delle civiltà antiche e rappresentano un’importante lascito culturale, oltre a rimanere una soluzione architettonica ancora attuale.
Come trattato dal portale Eroica Fenice, le palafitte sono strutture costruite su piattaforme di legno sostenute da pali conficcati nel terreno, nell’acqua o su suolo umido. Tradizionalmente, queste abitazioni sono realizzate con materiali naturali come legno, paglia e canne di bambù. I pali di supporto, spesso costituiti da tronchi d’albero appuntiti, garantivano stabilità e resistenza, con rinforzi in pietra laddove necessario. Nel corso del tempo, le tecniche costruttive si sono evolute, consentendo la realizzazione di palafitte più robuste e durature, adattate alle varie esigenze climatiche e territoriali.
Le palafitte rispondevano a diverse esigenze pratiche. Esse fornivano protezione dagli animali selvatici e dai nemici, isolamento dall’umidità e maggiore sicurezza in caso di inondazioni. Già nel Neolitico, queste strutture rappresentavano una soluzione efficace contro il ribasso dei livelli d’acqua dovuto ai cambiamenti climatici. Inoltre, i villaggi palafitticoli forniscono preziose informazioni sulle prime comunità agricole, le loro abitudini e le tecnologie sviluppate.
Secondo Eroica Fenice, esse sono presenti in molteplici regioni del mondo, dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America. In Europa, i primi resti furono scoperti nel 1823 nei pressi di Zurigo, mentre in Italia il primo ritrovamento risale al 1860 a Mercurago, in provincia di Novara. Queste strutture erano particolarmente comuni nelle aree alpine e padane, dove il terreno umido facilitava la loro costruzione. Oggi, alcuni siti palafitticoli italiani, come quelli del Lago di Varese, di Peschiera del Garda e di Fiavè, sono stati riconosciuti come patrimonio UNESCO.
Un esempio notevole della storia delle palafitte è il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, che fa parte del MUSE di Trento. Fondato negli anni ’70, questo sito archeologico risalente all’Età del Bronzo è stato riconosciuto come patrimonio UNESCO nel 2011. Durante i lavori per la costruzione di una centrale idroelettrica nel 1929, il livello dell’acqua si abbassò, rivelando oltre diecimila pali appartenenti a un insediamento preistorico. Il museo offre quindi un’immersione nella vita quotidiana di quell’epoca, con modellini di capanne ricostruite e reperti originali. Grazie a un recente restauro, scrive Eroica Fenice, ha ottenuto la certificazione LEED Gold per la sua sostenibilità ambientale. Le palafitte moderne continuano a suscitare interesse, combinando tradizione e innovazione per affrontare le sfide contemporanee!