Evitare il traffico dell’ora di punta, tenersi in allenamento, guardare la città da un altro punto di vista, fare bene all’ambiente, risparmiare denaro: questi sono solo alcuni tra i vari motivi per i quali vale la pena spostarsi in bicicletta in città, pratica che dovrebbe essere la regola ma molto spesso, soprattutto nel nostro Paese, rappresenta l’eccezione. Non lo è invece nei paesi del nord Europa, e specialmente in Olanda, che da diversi anni punta forte sulla mobilità sostenibile, creando infrastrutture che permettono di vivere la città in bicicletta per 360 giorni l’anno.
Ecco che quindi ad Utrecht è stato inaugurato lo scorso 7 agosto il Stationsplein Bicycle Parking, un parcheggio sotterraneo di 17.100 metri quadrati al di sotto della Stazione Centrale, un grandissimo spazio esclusivo per le biciclette con una capienza finale di 12.500 posti. Per il momento infatti sono solo 6000 le postazioni disponibili, ma ne sono previste altre 6.500 entro la fine del prossimo anno.
Numeri da capogiro quando si parla di due ruote, e proprio per questo entro il 2018 il Bicycle Parking sarà il più grande parcheggio per biciclette al mondo, battendo l’attuale detentore del titolo, la stazione metropolitana di Kasai a Tokyo, dove circa 9.400 biciclette sono parcheggiate automaticamente in un garage di 15 metri di profondità. Il parcheggio è stato realizzato dallo studio Ector Hoogstad Architects di Rotterdam, è composto da cinque parcheggi tutti situati vicino agli ingressi della stazione. E’ aperto 24 ore su 24, sette giorni la settimana e gestito collettivamente dal comune di Utrecht e dalle ferrovie olandesi NS. L’impianto è stato introdotto per rendere più accessibile la stazione ferroviaria e degli autobus, che rappresentano il più grande centro di trasporti pubblici nei Paesi Bassi.
I ciclisti entrano e escono dal parcheggio attraverso un sistema di rampe a senso unico che circondano gli spazi del parcheggio centrale, come se fosse un garage per automobili. I ciclisti sono guidati negli spazi liberi da un sistema di segnalazione digitale e parcheggiano tramite una smart card personalizzata. Il parcheggio è gratuito per le prime 24 ore e i ciclisti hanno accesso a un punto di assistenza per riparazioni, manutenzione, cambio di parti e accessori.
La maniera passionale con cui Martijn van Es, esponente dell’organizzazione ciclistica Fietsersbond, parla della mobilità ciclabile fa capire che questa tipologia di trasporto per gli olandesi è una cosa molto seria:
“Nel frattempo che i politici prendevano le loro decisioni e le infrastrutture venivano realizzate, il numero delle persone in bicicletta è aumentato a dismisura. oggi ci sono molti più ciclisti di quanti non c’erano prima, e gran parte dell’infrastruttura è stata costruita negli anni ’80. Si sentiva il bisogno di un intervento del genere e non deve essere l’unico”.
Infatti altri 11.000 posti di parcheggio per biciclette, finanziati da investitori privati, saranno installati attorno alla stazione ferroviaria per ospitare dipendenti e visitatori e altre 700 biciclette di trasporto pubblico saranno inoltre disponibili per l’affitto.
Oggi in Olanda sono presenti 22,5 milioni di biciclette, più dei 17,1 milioni di persone che vivono nel paese: sono 1,3 le biciclette disponibili per ogni persona, dato in cui l’Olanda non ha rivali nel mondo. Più di 1/4 delle persone usa la bicicletta per andare a lavorare. Mentre in Italia ci si lamenta per il traffico, le strade intasate all’ora di punta e l’eccessivo smog, nei Paesi Bassi invece accade il contrario; i ciclisti si lamentano per il troppo traffico sulle piste ciclabili a causa del numero enorme di biciclette, e il recente afflusso di biciclette elettriche ha reso ancora più congestionate le corsie.
Ad Amsterdam, città simbolo di questo fenomeno, il 32% dei viaggi viene effettuato in bicicletta; solo Copenaghen la supera in questa speciale classifica.
Leggendo questi numeri verrebbe spontaneo chiedersi perché in questi paesi le persone scelgono la bici come mezzo principale di trasporto. Niente di magico o segreto, ma dai primi anni ’70 il governo ha cercato di eliminare le automobili in risposta al numero eccessivo di morti in strada di quegli anni che si aggiravano sui 3.300, di cui 400 bambini. Tramite una forte campagna di sensibilizzazione che continua ancora oggi, un importante investimento sulle infrastrutture e sui servizi, i risultati hanno dato ragione al governo: un olandese pedala in media circa 1.000 km ogni anno.
Dal 2005 il numero di biciclette è aumentato di quasi l’11%; a Rotterdam il ciclismo è aumentato del 20% negli ultimi 10 anni, nel 2010 ci sono stati il 10% in più di ciclisti rispetto al 2006. Utrecht è la città più trafficata di tutti: il 40% di coloro che arrivano alla Stazione Centrale lo fanno su due ruote. Il Stationsplein Bicycle Parking allora si inserisce perfettamente in questo contesto, ma non è finita qui: a Delft infatti una struttura simile è stata costruita nella Stazione Centrale con uno spazio per 5.000 bici, mentre Amsterdam ha annunciato che nei prossimi anni scaverà un parco di 7000 posti bici al di sotto del suo lungomare.
Quando toccherà a noi?