Pensioni, dopo gli aumenti arriva la batosta per i cittadini | Ti tolgono i soldi ogni mese: assegno sgonfio e perdite enormi
Pensioni: una mazzata in arrivo per i cittadini più anziani. Il tuo assegno sarà diminuito e avrai perdite enormi.
Le pensioni INPS rappresentano uno degli aspetti più importanti del sistema previdenziale italiano. L’INPS, ovvero l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è l’ente che gestisce il sistema di pensioni e altre forme di assistenza sociale in Italia.
Questo garantisce a milioni di cittadini una fonte di reddito al termine della loro vita lavorativa. L’importanza di questo istituto è fondamentale per la sostenibilità del welfare del nostro Paese, ma anche oggetto di dibattito per le sue sfide economiche e sociali.
Il sistema pensionistico italiano si basa principalmente su un meccanismo contributivo, che implica che l’importo della pensione dipenda dai contributi versati durante l’attività lavorativa. In pratica, ogni lavoratore, attraverso una parte del proprio stipendio, versa i contributi previdenziali all’INPS, che li raccoglie e li gestisce per garantire una pensione futura.
Questo sistema è in continuo cambiamento, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione e dei cambiamenti economici che hanno portato a un allungamento dell’aspettativa di vita.
Le problematiche del sistema pensionistico INPS
Nonostante il sistema delle pensioni INPS abbia un’importanza fondamentale per la protezione sociale, il sistema è oggi sotto pressione per diverse ragioni. Innanzitutto, l’Italia sta vivendo una fase di invecchiamento demografico, con una popolazione sempre più anziana e un numero di giovani lavoratori che diminuisce. Questo comporta un divario tra i contributi versati dalle attuali generazioni di lavoratori e le pensioni che vengono erogate a coloro che sono già in pensione.
Inoltre, l’alto livello di disoccupazione giovanile e il crescente numero di lavoratori precari rendono difficile per molti giovani accumulare sufficienti contributi per garantirsi una pensione adeguata. Questo crea un problema per il futuro, poiché le generazioni future potrebbero trovarsi con pensioni più basse, con il rischio di dover dipendere maggiormente dalle politiche assistenziali statali.
Ti toglieranno i soldi
Nel 2022, durante la crisi economica post-pandemia e il caro prezzi, il governo Draghi ha introdotto un bonus contro il caro energia, erogato dall’INPS per sostenere il potere d’acquisto di famiglie e pensionati. Si trattava di due contributi una tantum: uno di 200 euro (Decreto Aiuti, maggio 2022) per chi aveva un reddito entro i 35.000 euro, e uno di 150 euro (Decreto Aiuti-ter, settembre 2022) per chi aveva un reddito entro i 20.000 euro.
L’INPS ha recentemente concluso le verifiche, confrontando i redditi effettivi forniti dall’Agenzia delle Entrate, e ha individuato chi ha percepito il bonus senza rispettare i requisiti reddituali. L’INPS ha inviato una notifica tramite la piattaforma digitale pubblica (SEND). Il recupero delle somme avverrà tramite trattenute mensili di 50 euro a partire da giugno 2025.