Pensioni, dopo gli aumenti impercettibili di inizio anno arriva la batosta | Questi cittadini si ritrovano con 50€ in meno al mese
In arrivo una nuova batosta per tutti i pensionati italiani. Adesso le pensioni saranno più basse: l’ultima misura fa infuriare tutti.
A partire dal mese di giugno 2025, alcuni pensionati dovranno affrontare una riduzione di 50 euro al mese sul loro cedolino, come annunciato recentemente dall’INPS.
Sebbene possa sembrare una decisione che impatta negativamente sui beneficiari, in realtà si tratta di un recupero delle somme erogate in modo errato nel 2022. Questa decisione è il risultato di un’accurata verifica da parte dell’INPS, che ha riscontrato che alcune persone hanno ricevuto bonus di 200 e 150 euro senza possedere i requisiti necessari per ottenerli.
Il bonus era stato introdotto dal governo Draghi con il Decreto Aiuto per sostenere i pensionati e lavoratori con redditi inferiori a determinate soglie, nell’ottica di fronteggiare l’aumento dei costi energetici.
Il taglio previsto non rappresenta un “vero” abbassamento della pensione, ma una restituzione delle somme erroneamente erogate. In totale, i beneficiari potrebbero vedere un recupero che arriverà fino a 200 euro, suddivisi in rate mensili di 50 euro. Questo avverrà a partire dal mese di giugno 2025, a meno che non ci siano modifiche nei piani dell’INPS.
Pensioni, chi dovrà restituire le somme: la riforma
L’INPS ha già avvisato i pensionati che devono restituire i bonus ricevuti, inviando notifiche tramite la “Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione” (Send). I pensionati che non avevano i requisiti per il bonus da 200 euro o 150 euro dovranno provvedere al rimborso, che sarà automaticamente detratto dai loro cedolini pensionistici.
Il rimborso sarà effettuato in modo graduale, con trattenute mensili di 50 euro. Tuttavia, nel caso in cui il taglio non possa essere effettuato direttamente dalla pensione, l’INPS invierà una richiesta di pagamento tramite il sistema PagoPa. Ciò garantirà che i pensionati siano informati tempestivamente riguardo alla restituzione delle somme.
Pensioni, le modalità di pagamento: quali sono i casi particolari
La decisione di recuperare i bonus è stata presa dopo una serie di verifiche amministrative, in cui è stato accertato che alcune persone avevano ricevuto indebitamente i bonus destinati a chi rientrava in specifiche fasce di reddito. Il recupero in rate mensili consente di ridurre l’impatto economico per i pensionati coinvolti, rendendo la restituzione meno gravosa. La gestione di questi errori è stata meticolosamente organizzata, con l’obiettivo di evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.
Gli avvisi di pagamento tramite PagoPa rappresentano una novità che permette una gestione più trasparente e rapida dei pagamenti. Questa iniziativa dell’INPS dimostra come l’ente previdenziale stia cercando di fare chiarezza sugli errori passati, ma anche di mantenere un controllo stretto sui benefici erogati. I pensionati che si trovano a dover restituire le somme non devono allarmarsi, poiché il pagamento sarà gestito in modo graduale e senza particolari difficoltà.