Capita spesso di incontrare a passeggio nella nostra città dei luoghi abbandonati da anni che portano con loro i segni del degrado, ma anche se lasciati alla completa incuria questi scorci acquistano un certo fascino grazie a quella aurea di mistero che li avvolge. Quando però questo accade su grande scala quello che era fascino si trasforma in sconforto e rassegnazione, portandoci a chiedere come si possa arrivare a una così grande estremizzazione. Infatti a circa metà strada tra la città più grande della Turchia, Istanbul e la sua capitale Ankara, si trova Burj Al Babas, una città fantasma della provincia di Bolu.
Questo villaggio, situato in una zona strategica del paese poiché vicino agli impianti sciistici dei dintorni e pensato per un pubblico di facoltosi acquirenti stranieri, avrebbe dovuto contenere 732 mini chateaux identici, ma ad oggi è completamente abbandonato. Le tristi immagini catturate dai droni in volo sul villaggio fantasma ci fanno porre una sola domanda: come si è potuti arrivare a questo?
Iniziati nel 2014, le centinaia di case sono state lasciate in vari stati di completamento da quando il drammatico crollo dell’economia turca ha portato lo sviluppatore Sarot Group a presentare istanza di fallimento a novembre: secondo Bloomberg infatti il complesso ha debiti per 27 milioni di sterline. Prima che si compisse il fallimento lo sviluppatore aveva completato 587 case nello sviluppo, con i castelli venduti da 370.000 $ a 530.000 $.
Sebbene la costruzione si sia completamente fermata, Mezher Yerdelen, vicepresidente del gruppo Sarot, ha dichiarato che spera che lo sviluppo continui. “Il progetto ha un valore di $ 200 milioni”, ha detto Yerdelen. “Abbiamo solo bisogno di vendere 100 ville per saldare il nostro debito, credo che potremo superare questa crisi tra quattro e cinque mesi e in parte inaugurare il progetto nel 2019“.
Ognuna delle case dell’enorme villaggio in Turchia è identica, con lo sviluppatore che controlla l’aspetto esterno e gli acquirenti che hanno la possibilità di personalizzare invece l’ambiente interno. Le case, costruite secondo lo stile dei mini chateaux francesi, sono alte tre piani con una torretta ad angolo tondo e una torre quadrata sopra i loro ingressi e sono disposte su trame di 324 metri quadrati.
Al centro del villaggio è in costruzione anche un grande edificio a cupola classica, destinato in origine ad essere il centro comune del complesso con negozi, cinema, ristoranti, sale conferenze, sale riunioni di piccole dimensioni e un asilo nido. Era inoltre previsto di ospitare strutture per il fitness, bagni turchi, saune, e un parco acquatico, oltre a un’area dove sarebbero dovuti sorgere campi da basket, da tennis e da calcio. Di tutto questo oggi non rimane che un villaggio fiabesco abbandonato, il cui futuro sembra tutt’altro che roseo data la forte crisi che ha investito la Turchia negli ultimi anni.