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Permessi edilizi per le case in legno: tutto ciò che devi sapere

Casa in legno

Casa in legno illustrazione (Canva foto) - www.buildingcue.it

Dal 2024 cambia il quadro normativo per le strutture prefabbricate in legno: permessi edilizi per realizzare le case in legno.

Negli ultimi anni sempre più persone scelgono di installare casette in legno prefabbricate nei propri giardini. Che sia per creare un piccolo rifugio, un deposito per gli attrezzi o un angolo relax, queste strutture si stanno diffondendo velocemente grazie alla loro praticità e al costo contenuto.

Ma accanto all’entusiasmo, spesso emerge un dubbio: servono permessi per costruirle? Chiunque abbia pensato di acquistare o realizzare una casetta in legno si è trovato almeno una volta a confrontarsi con regole poco chiare, normative diverse da Comune a Comune e mille interpretazioni.

Il punto è che, in Italia, la materia dei permessi edilizi è tanto importante quanto complessa. Dipende dalle dimensioni della struttura, dal tipo di utilizzo, da come viene installata (ad esempio se poggia su una base in cemento) e persino dal terreno su cui sorge. Ogni dettaglio può cambiare tutto.

E così, tra il timore di fare qualcosa di sbagliato e la voglia di migliorare i propri spazi esterni, molti si affidano a realtà esperte come Casette Italia, che da anni progettano e costruiscono strutture su misura, nel rispetto delle regole e delle caratteristiche richieste da ogni Comune.

Cosa dice la normativa dal 2024

Dal 2024 è entrata in vigore una normativa più chiara per quanto riguarda le casette prefabbricate leggere e amovibili. La buona notizia è che, se rispettano certi requisiti, non serve più alcun permesso per installarle. Le condizioni? Devono essere di dimensioni contenute, non ancorate al suolo in modo permanente e soprattutto senza fondazioni in cemento.

Come spiega Casette Italia, le strutture realizzate con il sistema blockhouse rispettano proprio questi criteri: sono facili da montare, smontare e spostare. Inoltre, vengono progettate tenendo conto dei limiti imposti da ogni Comune, così da evitare problemi. Il consiglio resta comunque sempre lo stesso: una telefonata all’Ufficio Tecnico del proprio Comune può chiarire ogni dubbio, soprattutto se la casetta supera i 15 o 20 mq.

Casa legno
Casa di legno illustrazione (Canva foto) – www.buildingcue.it

Quando servono i permessi e come evitare problemi

Se invece si tratta di strutture più grandi o che devono essere collegate a utenze (luce, acqua, gas), entra in gioco la burocrazia: in questi casi può servire un vero e proprio permesso di costruire. In presenza di vincoli ambientali o su terreni non edificabili, le casette possono essere installate solo se amovibili e senza impianti fissi. Si usano, ad esempio, camini a legna, pannelli solari o WC chimici.

Per stare tranquilli e non rischiare sanzioni, è utile montare la struttura su un telaio in acciaio, che ne dimostra la reale possibilità di spostamento. E anche quando si rientra nell’Edilizia Libera, è sempre meglio inviare una semplice comunicazione al Comune. Basta poco per godersi la propria casetta in pace, senza sorprese.