E’ stato presentato Strade Aperte, il nuovo piano della mobilità di Milano per le riaperture della Fase 2. La Giunta Comunale ripensa completamente il trasporto all’interno del centro del capoluogo lombardo prevedendo la realizzazione di piste ciclabili temporanee e ampliamenti dei marciapiedi per consentire lo spostamento autonomo delle persone scongiurando l’uso del trasporto pubblico. Già pronto il primo progetto per Corso Buenos Aires, si attende solo la realizzazione.
A valle della presentazione del progetto, il vicesindaco Maran commenta così: “Dovremmo accettare che per mesi o forse un anno ci sarà una nuova normalità e dobbiamo creare buone condizioni per vivere questa nuova normalità per tutti. Penso che nel prossimo mese a Milano, in Italia, in Europa , decideremo parte del nostro futuro per il prossimo decennio. Prima, stavamo programmando per il 2030; ora la nuova fase, la chiamiamo 2020. Invece di pensare al futuro, dobbiamo pensare al presente“. (Qui per scoprire le città del 2030)
Già famoso in tutto il mondo, il programma parte dallo studio degli spostamenti, pre e post Covid-19, della cittadinanza di Milano. Dalle analisi si evince che, prima dell’emergenza Coronavirus, la distanza media massima percorsa dai pendolari fosse 4 km. Il piano di Milano prevede che questa distanza sia percorsa o a piedi, o utilizzando mezzi di trasporto privato sostenibile, come ad esempio le biciclette. L’esigenza nasce dalla paura che nella Fase 2, essendo pericoloso l’uso del trasporto pubblico, ci sia un forte aumento del traffico automobilistico privato.
In questi giorni di Lockdown l’inquinamento nelle città italiane si è ridotto drasticamente e il rischio di buttare al vento questo vantaggio è dietro l’angolo. Strade Aperte previene tutto ciò con la costruzione di 35km di piste ciclabili temporanee, ampliamenti dei tratti pedonali e limite di velocità a 30km/h per le autovetture. La prima sperimentazione mondiale di questo genere che, portando risultati positivi, potrebbe cambiare la concezione di trasporto urbano in Italia.
Per l’inizio di Maggio è prevista la realizzazione del piano di Milano per un primo tratto di 8km lungo corso Buenos Aires. Si prevede che Strade Aperte sarà completato prima dell’estate; solo una fase preliminare però, non si esclude l’espansione del piano né che esso possa essere una sperimentazione per il futuro.
“Il piano di Milano è così importante perché stabilisce un buon playbook su come ripristinare le città in questo momento. È un’opportunità irripetibile per dare uno sguardo nuovo alle strade e assicurarsi che siano impostate per raggiungere i risultati che ci prefissiamo: non solo spostare le auto il più velocemente possibile dal punto A al punto B, ma consentendo a tutti di spostarsi in sicurezza“, commenta così Janette Sadik-Khan, consulente per la città di Milano e ex commissario per i trasporti di New York City, al The Guardian.