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Plastica, siamo completamente invasi | Hanno trovato la soluzione definitiva: bisogna tenere questi insetti in casa

Insetti

Insetti (Pixabay foto) - www.buildingcue.it

Siamo sommersi dalla plastica, ma c’è una svolta incredibile: la soluzione definitiva arriva dagli insetti e potresti averli già in casa.

La plastica, ammettiamolo, è un po’ come quell’ospite indesiderato che non se ne va mai. Comoda, versatile, la usiamo ovunque, ma una volta che ce ne liberiamo… resta lì. E ci rimane per decenni, a volte anche secoli. Basta dare un’occhiata alle spiagge o ai fiumi pieni di rifiuti per rendersi conto di quanto sia diventato un problema enorme.

Tra tutte le forme di plastica, il polistirolo è uno dei peggiori. Lo trovi ovunque: negli imballaggi, nei contenitori per il cibo, persino in certi giocattoli. E sai qual è il problema? È praticamente impossibile smaltirlo in modo semplice e rapido. Riciclarlo costa tanto e spesso produce altre sostanze inquinanti. Insomma, un circolo vizioso.

La scienza, però, non si arrende. Negli ultimi anni, si stanno cercando soluzioni più creative, e diciamo anche un po’ sorprendenti, per gestire i rifiuti di plastica. Si parla di funghi, batteri e persino enzimi che “mangiano” la plastica. Suona strano, vero? Eppure, la natura è più avanti di quanto immaginiamo.

E ora entrano in scena loro, gli insetti. Sì, quegli esserini che spesso ci fanno urlare se li troviamo in cucina. E invece, potrebbero essere la chiave per risolvere uno dei problemi più grandi del pianeta. Chi l’avrebbe mai detto che il nostro miglior alleato contro la plastica sarebbe stato un insetto?

Gli insetti che trasformano la plastica in energia

Di recente, alcuni scienziati hanno scoperto che le larve dei vermi della farina, una specie originaria del Kenya, sono capaci di mangiare il polistirolo. Sì, hai letto bene: per loro è come un biscotto. Ma non è tutto: i batteri nel loro intestino scompongono questo materiale, trasformandolo in energia. Pazzesco, no?

Ora, non pensare che lasceremo queste larve libere di girovagare nelle discariche! Gli esperti stanno studiando come utilizzare i batteri e gli enzimi delle loro viscere per creare un sistema di smaltimento su larga scala. Sarebbe una rivoluzione: meno plastica, meno costi e un ambiente più pulito.

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Insetto (Schmidt, Wikimedia Commons foto) – www.buildingcue.it

La rivoluzione del riciclo parte dai batteri

Per funzionare bene, le larve non possono nutrirsi solo di plastica: devono avere anche una dieta più varia, con nutrienti che le mantengano in salute. Ma questo non è un problema, anzi. Il focus ora è isolare i batteri che fanno il “lavoro sporco” e studiare i loro enzimi.

Se tutto va come previsto, questi enzimi potrebbero essere usati in fabbriche e impianti di smaltimento, rendendo il riciclo della plastica molto più semplice e accessibile. E magari, in un futuro non troppo lontano, potremo guardare a questi piccoli insetti con gratitudine, sapendo che ci hanno aiutato a salvare il pianeta. Chi lo avrebbe mai detto?