Ponte di legno in Daghestan, la maestria delle unioni senza chiodi
Quante volte càpita di ripensare (con tanta nostalgia) ai momenti belli e spensierati dell’infanzia? Nessuna preoccupazione “da grandi”, solo divertimento e giochi, tanti giochi, da soli o in compagnia. E, da qui, la mente subito vola a ricordare tutte le decine di giochi che hanno occupato ore ed ore del nostro essere bambini, fra infinite partite con la palla, il nascondino, i mattoncini di plastica colorati e i mitici giochi di ruolo. Quasi certamente molti di noi, nei ripiani più alti degli armadi, in cantina o in soffitta abbiamo vari scatoloni impilati fra loro con tanti di questi giochi che tristemente prendono polvere, rivivendo solamente nei nostri dolci ricordi.
Ed è probabile che, fra questi scatoloni, vi sia anche quello del gioco in cui si costruiva una torre con dei mattoncini di legno impilati a strati. Cercando poi, con molta pazienza, di estrarli nella maniera più rocambolesca possibile senza far crollare la torre, provando al contempo ad indurre all’errore gli altri partecipanti. Un gioco in cui mano ferma, “ingegneria” e fantasia la fanno senza dubbio da padroni, con la torre che al progredire del gioco assumeva forme sempre più bizzarre e pericolanti.
Se pensate che certe situazioni possano verificarsi solamente giocando, vi sbagliate. Esiste infatti, nella regione russa del Daghestan, un ponte di legno che sembra uscito da una partita di questo gioco! Andiamo alla scoperta di quest’incredibile, centenaria opera, e di tutte le sue particolarità.
Le unicità del ponte di legno in Daghestan
Il ponte di legno in Daghestan è una vera e propria impresa ingegneristica straordinaria situata nel villaggio di Gulli, regione di Tabasaran, in Russia. E’ assolutamente ragionevole ritenere che sia il più antico ponte di legno sopravvissuto nella regione, con un’età imprecisata comunque pluricentenaria. I più credono infatti che questo ponte abbia poco più di 200 anni (che non sarebbero comunque pochi). Secondo altri invece, quest’opera potrebbe addirittura risalire addirittura a 500-600 anni fa!
Oltre al dato anagrafico, il ponte è notevole per design metodo di costruzione unici. La costruzione del’opera si contraddistingue per la mancanza di chiodi, viti o elementi di fissaggio metallici, affidandosi esclusivamente all’incastro delle varie parti costruttive in legno. Il ponte è realizzato con travi e tavole di quercia unite tra loro utilizzando tecniche tradizionali di carpenteria come giunzioni a mortasa e tenone, giunzioni a coda di rondine e giunzioni maschio e femmina. Travi ed assi sono incastrate tra loro con grande precisione, creando una struttura robusta e durevole.
Il ponte di legno presenta anche notevoli dimensioni: lunghezza di 30 metri, larghezza di 3 metri ed altezza dal pelo libero dell’acqua di ben 10 metri. Particolare è la forma dell’impalcato, tipologicamente a travata con spalle aggettanti verso l’alveo nella parte alta. Ciò permette di resistere alle sollecitazioni verticali e al flusso idrico durante i periodi d’acqua alta. Il ponte è attualmente aperto al traffico pedonale e rimane una popolare attrazione turistica in Daghestan.
Il ponte è oggi considerato monumento culturale e simbolo del patrimonio architettonico della regione. L’età passa comunque per tutti, e negli ultimi anni sono stati compiuti sforzi per preservare e ripristinare il ponte. Compresi l’installazione di coperture protettive e il rinforzo della struttura con cavi d’acciaio.
Sapienti unioni in legno che possono sorreggere il peso di un’auto!
Il fascino del ponte di legno in Daghestan è indubbio, ma non si tratta di magia o di qualcosa di “filosofale”. Al contrario, è la traduzione pratica dell’applicazione di una vera e propria arte lignea, fatta di connessioni e giunzioni ad incastro che possono non necessitare di colla, chiodi o viti di collegamento. Conosciamo meglio alcune di queste tipologie di unioni:
- Spinatura tonda – è probabilmente la giunzione più impiegata e semplice da realizzare. Senza dover fare intagli particolari è possibile, grazie ad apposite spine in legno, creare connessioni abbastanza solide. Caratterizzate da forma cilindrica e rigate, queste spine si inseriscono all’interno di fori, ciechi o passanti, praticati sui due pezzi;
- Lamello (o spinatura piana) – molto simile alla precedente, ne differisce nel fatto che, al posto delle spine, due pezzi di legno vengono collegati da lamelle rettangolari o circolari. Tali lamelle vengono inserite in apposite fessure create sui bordi da unire e garantiscono un’unione molto robusta;
- Tenone e mortasa – un grande classico delle tecniche di incastro ligneo, si caratterizza per la presena di un giunto del tipo maschio (tenone) – femmina (mortasa). Il vantaggio di quest’unione è l’essere invisibile in quanto interna (dunque gradevole esteticamente);
- Mezzo legno – altro incastro classico, specie nelle connessioni a croce. Due elementi vengono uniti realizzando su entrambi un tassello pari a metà spessore dell’unione. Così facendo, all’atto della congiunzione non si avranno antiestetici e scomodi “gradini”;
- Coda di rondine – chiudiamo con una delle giunzioni esteticamente più belle (specie per le unioni angolari). Il segreto sta nel realizzare un giunto maschio-femmina svasato, che impedisca il distacco dei pezzi fra loro.
Con queste semplici unioni, il ponte di legno in Daghestan potrebbe sopportare il peso di un’automobile! Incredibile, non è vero?