Architettura

Il Porsche Experience Center, ex Autodromo di Franciacorta

Il Porsche Experience Center (PEC) è il nuovo spazio dedicato all’auto e agli automobilisti amanti dell’automobile del Baden-Württemberg. GBPA Architects si è occupata della trasformazione dell’ex Autodromo di Franciacorta a Castrezzato, in collaborazione con Arcadis Italia, in un centro di attrazione per gli appassionati di motori. I progettisti hanno ripensato l’intera area con un nuovo masterplan strategico che vede nel Customer Center il fulcro dell’intero complesso.

Ph: GBPA Architects

Porsche Experience Center

Il Porsche Experience Center, con i suoi 60 ettari di superficie complessiva e una spesa di 28 milioni di euro, è il più grande al mondo. Ne sono stati già realizzati diversi dall’azienda tedesca tra cui Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim. L’area in cui sorge il nuovo centro è divisibile in due macro comparti: area corse ed eventi e area “esperienze” del Customer Center.

Ph: GBPA Architects

La società Dromo, specializzata nella progettazione di autodromi, ha ripensato completamente la vecchia pista di Franciacorta in modo tale da avere un autodromo omologato per le corse della Federazione Internazionale di Automobilismo. Una pista di Grado 2, lunga 2.519 m e larga 12, con 29 box nel pit building. Sono stati progettati inoltre un Drive Center di oltre 30.000 mq, una pista di handling a bassa aderenza di 458 m, uno steering pad a bassa aderenza di raggio 30 m, un’area fuori strada con 19 percorsi e 6 pavimentazioni differenti e un kartodromo per kart elettrici di 3.000 mq.

Ph: GBPA Architects

Il nuovo Customer Center

Edificio principale del nuovo Porsche Experience Center è il nuovo Customer Center. L’edificio è costituito da undici arcate in legno lamellare a sesto ribassato che sostengono la copertura curva dell’hangar. Gli archi sono posti con un interasse di 9 m, hanno un’altezza massima di 16 m ed una luce di 55 m. La struttura copre 4.500 mq dedicati all’esperienza dei “customers” che si ritrovano in un ambiente dinamico e ad elevato comfort ambientale. L’alternanza di superfici opache, trasparenti e frangisole garantiscono all’edificio i principi di trasparenza e dinamicità. Due scalinate che fungono anche da spalti trasformano l’Agorà, la piazza centrale a tutta altezza, in una sorta di teatro.

Ph: GBPA Architects

Sostenibilità

La realizzazione del complesso ha visto il recupero di 5.630 tonnellate di rifiuti da demolizione, 5 tonnellate di legno e 100 tonnellate di plastica da imballaggio. L’80% del materiale da costruzione proviene da zone limitrofe, permettendo di avere un occhio di riguardo per l’impatto sul trasporto dei materiali. Gli archi in legno lamellare provengono da archi esistenti, trattati e reimpiegati. Il 40% dell’involucro dell’edificio è costituito da trasparenze in copertura e facciate vetrate. Ciò ha permesso di avere apporti di illuminazione naturale e vantaggi di tipo energetico.

Ph: GBPA Architects
Published by
Lorenzo Iaconinoto