Premio italiano di Architettura 2021 ad una casa siciliana
Sono stati annunciati i vincitori del Premio italiano di Architettura 2021, riconoscimento nato per premiare le opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia. Il premio nasce dalla collaborazione tra Triennale Milano e Fondazione MAXXI di Roma. Quest’anno la cerimonia di premiazione si è tenuta presso la Triennale Milano e sono stati consegnati tre prestigiosi riconoscimenti. Il premio di miglior progetto italiano degli ultimi tre anni lo ha vinto una casa siciliana ricavata da un vecchio asilo.
Premio italiano di Architettura
La cerimonia di premiazione del Premio italiano di Architettura si alterna tra Milano e Roma. Quest’anno l’evento si è tenuto alla Triennale Milano e ha visto la consegna di tre prestigiosi riconoscimenti:
- riconoscimento al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi 3 anni;
- riconoscimento al miglior progettista under 35;
- premio alla carriera.
A premiare i concorrenti è stata una giuria internazionale composta da diverse figure rilevanti del mondo dell’architettura oltre che dai presidenti della Triennale Milano, Stefano Boeri, e Fondazione MAXXI di Roma, Giovanna Melandri.
Premio per il miglior edificio
Tra le trenta candidature proposte dal gruppo di esperti, ad aggiudicarsi il Premio italiano di Architettura per il miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni è stata l’Architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo. Il progetto LCM2018/CASA-ASILO riguarda la realizzazione di un’abitazione trasformando un vecchio asilo di Mazzarone (CT). Un intervento che dà una seconda vita ad un edificio in disuso evitandone la propria fine.
“un valore di esemplarità civica e professionale per la capacità di intuire le qualità di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un progetto che restituisce alla vita della comunità un senso del tempo e di pluralità. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell’atto del costruire nella realtà di ogni giorno”.
motivazione della Giuria
Premio TYoung Claudio De Albertis
La giovane Simona Della Rocca, cofondatrice di BDR bureau con Alberto Bottero, si è aggiudicata il riconoscimento di miglior progettista under 35. Il progetto della scuola secondaria Enrico Fermi ha trionfato su 45 progetti candidati e 7 finalisti. Si tratta di un intervento che trasforma un edificio realizzato negli anni ’60 in un quartiere semiperiferico di Torino in una scuola innovativa, ripensando l’architettura secondo nuove esigenze pedagogiche e un rinnovato rapporto con la comunità.
“per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all’interno della ricerca architettonica. Il progetto si confronta in modo incisivo con la struttura esistente, declinando elegantemente una gamma tonale materica mutevole. L’architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l’importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali, offre un’interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione”.
motivazione della Giuria
Premio alla carriera
Altro premio assegnato è il Premio italiano di Architettura alla carriera, assegnato all’Architetto Paolo Portoghesi per il suo ruolo centrale nella definizione e valorizzazione della cultura architettonica italiana attraverso la sua attività sia teorica sia progettuale. Portoghesi ha contribuito all’affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico. Successivamente si è concentrato in anni più recenti sulla geoarchitettura, architettura rispettosa dell’uomo, della natura, della sostenibilità e in grado di confrontarsi con la cultura, la storia ed il territorio.
Menzioni d’onore
Hanno ricevuto una menzione d’onore il progetto di Onesitestudio per aver realizzato il Mapei Football Center a Sassuolo. Altra menzione d’onore inoltre, è stata attribuita a Margherita Manfra per il progetto CIVICO CIVICO a Riesi, Caltanissetta. Si tratta quest’ultimo di un esempio di riqualificazione di un immobile confiscato alla mafia.