Finalmente in Primavera aprirà la stazione Duomo di Napoli. L’iconica fermata della rete cittadina, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas, autore, tra le cose, della prima rotonda sotterranea italiana, ha richiesto ben 20 anni di lavori in cantiere. La stazione presenterà una calotta semi-ovoidale di vetro e acciaio corten da cui sarà possibile scorgere il Tempio romano del I secolo d.C. rinvenuto durante gli scavi. Infatti, uno dei motivi della durata incredibile dei lavori è stata proprio il ritrovamento di reperti archeologici unici, che hanno richiesto cure e attenzioni particolari. La fermata collocata in Piazza Nicola Amore, termine verso il mare di via Duomo, sarà uno dei fiori all’occhiello della città.
“Scendere sotto terra è sempre un’esperienza che comporta ansia. Noi abbiamo previsto che si possa vedere la luce del giorno attraverso la cupola trasparente sotto la quale c’è il tempio. Nel piano sottostante, si vedono ancora il cielo e i palazzi di piazza Nicola Amore attraverso una trave scoperta, fissa nel vetro. Ancora più sotto si trovano le banchine, lungo le quali sono montati una serie di pannelli retroilluminati. È come una passeggiata lungo le ore della giornata: i colori cambiano, si va dal celeste chiaro all’arancio del tramonto e oltre, alla notte. È quasi la passeggiata di un astronauta che vede la terra dalla luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono“, commentava Massimiliano Fuksas al Corriere del Mezzogiorno nel 2018.
La notizia che in primavera aprirà la stazione Duomo di Napoli ha destato stupore nella cittadinanza napoletana. E’ ormai popolare la battuta “la metropolitana la state costruendo o la state cercando?”, riferita ad un’altra fermata, quella di Piazza Municipio, ancora oggi parzialmente chiusa. Sarà un tassello fondamentale per procedere alla chiusura dal famoso anello metropolitano, il cui completamento si prevede avvenga nel 2028.
Come già detto, il progetto sarà composto da una cupola in superficie e da una grande discesa che lascerà di stucco il visitatore, mostrando le bellezze archeologiche napoletane. Massimiliano Fuksas rinnegò il progetto della stazione Duomo, negli anni passati, prima della presentazione del 2018, proprio a causa della famosa Cupola. Per rispettare la sicurezza antincendio, infatti, il progetto architettonico è stato leggermente rivisto e resi maggiormente robusti gli elementi di acciaio. La progettazione antincendio di una stazione metropolitana, non segue gli ordinari dettami del Codice di Prevenzione Incendi, ma è verificata con software sofisticati che applicano il complesso metodo ingegneristico del calcolo dei tempi di esodo.
La viabilità verrà modificata. La nuova stazione, collocata al centro della Piazza Nicola Amore, sarà circondata da un’area pedonale che si connetterà a via Duomo. Per questo la strada carrabile costeggerà, su un solo lato, la cupola di vetro. Tale modifica dell’assetto urbano condizionerà positivamente il turismo dell’area, incentivando il passeggio e i guadagni delle attività commerciali prospicienti. La nuova fermata della metropolitana rientrerà tra le cosiddette “Stazioni dell’Arte”, insieme a Toledo e Municipio. Un progetto ambizioso che rilancia il turismo e i trasporti del Capoluogo campano.