Il Pritzker Prize 2020 va a due donne, Yvonne Farrell e Shelley McNamara, titolari dello studio irlandese Grafton Architects. Sono due nomi che ai più non diranno nulla, ma la loro carriera descrive concretamente l’importanza che rivestono nell’architettura mondiale. Esperte soprattutto di architettura scolastica, firmano progetti di numerosi college, istituti e università, tra cui la Scuola di Economia della Bocconi di Milano. Ma sono anche altro, come dimostra il Solstice Arts Center realizzato nella città di Navan, sempre in Irlanda. Hanno curato la Biennale di Venezia 2018 lanciando il tema “Freespace“, ovvero il legame tra umanitas e architettura. Con il Pritzker Prize 2020 l’architettura risponde al tema della parità di genere anche se bisogna ancora fare passi da gigante.
Il progetto per la Bocconi vinse nel 2008 il “World Building of the Year“, ed è elencato tra i progetti campionati per il Pritzker Prize 2020 con: l’University Campus UTEC di Lima, l’Urban Institute d’Irlanda, Université Toulouse 1 Capitole, la Loreto Community School e l’Institut Mines Télécom. McNamara commenta così la vittoria del premio: “Nell’etica di una pratica come la nostra, abbiamo spesso lottato per dare spazio all’implementazione di valori come l’umanesimo, l’artigianato, la generosità e la connessione culturale con ogni luogo e contesto in cui lavoriamo”.
La giuria del Pritzker Prize 2020 ha descritto così la vittoria di Yvonne Farrell e Shelley McNamara:”Pioniere in un campo che è stato tradizionalmente ed è tuttora una professione dominata dagli uomini. Sono fari per gli altri mentre forgiano il loro esemplare percorso professionale”. Finalmente si sottolinea come il mondo dell’edilizia e dell’architettura lasci poco spazio alle donne, ed è assolutamente sbagliato. Infatti il sostegno alla parità di genere è fondamentale anche per gli uomini, non solo per motivi etici e morali. In Italia si inizia a intravedere un miglioramento, le donne iscritte all’albo degli ingegneri aumentano ogni anno accrescendo il complessivo totale.
Altre donne che hanno vinto il premio, oltre Yvonne Farrell e Shelley McNamara con il Pritzker Prize 2020, sono state Zaha Hadid nel 2004, Kazuyo Sejima insieme a Ryue Nishizawa, gruppo SANAA, nel 2010 e Carme Pigem in gruppo con Rafael Aranda e Ramón Vilalta nel 2017. “È quindi estremamente gratificante che questo riconoscimento sia conferito a noi e alla nostra pratica e ai lavori che siamo riusciti a produrre in un tanti anni. È anche un meraviglioso riconoscimento all’ambizione e alla visione dei clienti che ci hanno commissionato e ci hanno permesso di realizzare i nostri edifici”, continua McNamara, dimostrando grande umiltà, passione e dedizione.