Lacaton & Vassal vincono il Pritzker Prize 2021, lo studio risede in Francia nella città di Parigi. Quest’anno la commissione, presieduta da Alejandro Aravena, vincitore del medesimo premio nel 2016, ha voluto riconoscere l’importanza del riuso anche nell’architettura. Infatti Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal, i titolari dello studio, hanno come mantra la rigenerazione urbana e il riciclo dei materiali. Il premio segue la scia della sostenibilità ambientale ed economica, fattori sempre più importanti nel settore.
Il “premio Nobel dell’architettura” viene assegnato ogni anno per “onorare annualmente un architetto vivente le cui opere realizzate dimostrano una combinazione di talento, visione e impegno, e che ha prodotto contributi consistenti e significativi all’umanità e all’ambiente costruito attraverso l’arte dell’architettura“. Il Pritzker Prize 2021 arriva dopo un’anno di estrema crisi internazionale, in cui l’architettura e l’edilizia hanno sofferto molto. Premiare l’ecocompatibilità vuol dire sostenere il processo di sviluppo e cambiamento che il mondo sta vivendo. Basti pensare ai grandi passi in avanti fatti anche dal nostro paese, anche nel riuso dei rifiuti. Sprecare le risorse naturali è sbagliato sempre!
Lo studio parigino Lacaton & Vassal ha vinto il Pritzker Prize 2021 grazie alla loro visione di un’architettura “restaurativa”. Per anni si sono impegnati nella progettazione di complessi di Social Housing. “Non solo hanno definito un approccio architettonico che rinnova l’eredità del modernismo, ma hanno anche proposto una definizione adeguata della professione stessa dell’architettura“, afferma la giuria. Continua poi sostenendo che “le speranze e i sogni modernisti di migliorare la vita di molti sono rinvigoriti attraverso il loro lavoro che risponde alle emergenze climatiche ed ecologiche del nostro tempo, così come alle urgenze sociali, in particolare nel campo degli alloggi urbani“.
L’affermazione principale della giuria del Pritzker Prize 2021 è che la sostenibilità non si persegue soltanto attraverso la scelta di materiali ecologici ma soprattutto attraverso la riqualificazione dell’esistente. Infatti uno dei principali lavori della duo Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal è il restauro di tre edifici di Social Housing nel Grand Parc Bordeaux. Grazie a quest’ultimo hanno vinto lo scorso anno il Premio dell’Unione europea per l’architettura contemporanea, noto anche come Premio Mies van der Rohe.
“La trasformazione è l’opportunità di fare di più e meglio con ciò che è già esistente“, ha affermato Lacaton. “La demolizione è una decisione facile ea breve termine. È uno spreco di molte cose: uno spreco di energia, uno spreco di materiale e uno spreco di storia. Inoltre, ha un impatto sociale molto negativo. Per noi, esso è un atto di violenza“. L’architettura si esprime al suo meglio quando riesce a trasformare una necessità in un’opera d’arte. Ogni città ha la necessità di rigenerare edifici vetusti o che risultano di cattivo gusto, la grande abilità sta nel cogliere l’occasione per farne capolavori.
Un altro importante lavoro di ristrutturazione eseguito dallo studio include la conversion di un ex laboratorio di costruzioni navali per creare la galleria d’arte contemporanea FRAC Nord-Pas de Calais a Dunkerque. Hanno inoltre effettuato due importanti lavori di ristrutturazione del museo Palais de Tokyo a Parigi. Inoltre, va detto che Anne Lacaton è la sesta donna ad arrivare sul podio del premio Pritzker dopo le vincitrici del 2020.