Quando fu inaugurato, nel 2015, nessuno si aspettava che il 432 Park Avenue di New York potesse avere così tanti problemi. Grazie alla sua forma snella e alla sua incredibile altezza di 425.5 metri, il grattacielo si presentava come la struttura più prestigiosa e particolare di tutta Manhattan, che ha rappresentato un’enorme sfida progettuale per ingegneri e architetti. Oltre alla sua elevata difficoltà realizzativa, nota tra ai tecnici, il 432 Park Avenue è diventato famoso in tutto il mondo per il lusso sfrenato che lo contraddistingue. Il suo valore stimato è infatti di ben 2.5 miliardi di euro. E non a caso è abitato da ricchi magnati, in gran parte stranieri.
Che però ora stanno scappando dal grattacielo. O meglio, da mesi segnalano in continuazione gravi malfunzionamenti sia tecnici che strutturali: tubi che perdono, oscillazioni eccessive e pareti che scricchiolano. I problemi del 432 Park Avenue sembrano essere diversi, e così la progettazione di questa struttura viene messa in discussione.
C’è da fare una doverosa premessa. Il progetto del 432 Park Avenue rappresenta qualcosa di estremo mai realizzato prima d’ora. Il grattacielo ha la forma di un parallelepipedo, con una pianta perfettamente quadrata di soli 28 metri per lato. Una grandezza irrisoria se confrontata con i 425.5 metri di altezza. Questa assurda snellezza rende il grattacielo una delle strutture con il rapporto altezza/larghezza più grande al mondo. E questo lascia intendere l’enorme difficoltà che ingegneri e architetti hanno affrontato durante la progettazione e la realizzazione della struttura.
Ma forse qualcosa è andato storto. Già a partire dal 2016, appena un anno dopo l’inaugurazione, furono segnalati diversi problemi tecnici. I guai iniziarono con diversi allagamenti, due dei quali molto importanti nel 2018, che provocarono 416.000 euro di danno. La causa all’epoca fu attribuita alla giunzione difettosa di un tubo dell’acqua ad alta pressione al 60° piano. E proprio gli allagamenti rappresentano la lamentela più grande dei residenti, perché pare siano molto frequenti. Infatti un altro allagamento si propagò fino ai vani ascensore mettendone fuori servizio due su quattro per molte settimane.
Una struttura così snella necessita di una progettazione molto attenta alle azioni del vento. Per ridurre al minimo le oscillazioni indotte da questo fenomeno, gli ingegneri hanno pensato ad una soluzione molto particolare. Ogni 12 piani abitativi il grattacielo presenta 2 piani tecnici cavi che permettono al vento di passare attraverso la struttura. Per questo le finestre vetrate sono presenti sui piani abitati ma non su quelli tecnici. Questa interruzione permette al vento di defluire e attraversare il grattacielo, diminuendo l’impatto dell’azione sui 425.5 metri di altezza.
Se in fase progettuale questa soluzione sembrava efficiente, in fase realizzativa ed esecutiva si è rivelata controproducente, causando tantissimi problemi. Poiché i piani tecnici sono senza finiture, il vento in alcuni casi investe direttamente i cavi degli ascensori. Questo ha causato diversi blocchi improvvisi del sistema, con persone che sono rimaste intrappolate anche 2 ore.
Il vento inoltre, passando tra i piani tecnici, penetra all’interno dei vani scala e ascensore dei piani abitati, provocando sibili e sospiri che si propagano fino alle porte degli appartamenti. I residenti lamentano spesso spifferi continui e fastidiosi nei giorni di forte vento. Il quale a volte causa oscillazioni troppo percepibili dagli inquilini. E non mancano anche crepe sui muri causate dall’eccessivo movimento della struttura.
Sotto richiesta degli inquilini, lo studio di ingegneria newyorkese SBI Consultants ha fornito la propria consulenza per capire le cause dei tanti problemi del 432 Park Avenue. Dalle analisi degli ingegneri è emerso che il 73% dei materiali elettrici, idraulici e meccanici non è conforme ai disegni dei progettisti.
Mentre 1/4 dei materiali «presenta concreti rischi per la sicurezza delle persone». Anche se poi gli stessi inquilini hanno ritrattato la perizia considerandola non grave. Forse perché, secondo il New York Times, molti dei benestanti ospiti del grattacielo hanno interessi con l’agenzia immobiliare che gestisce la vendita degli appartamenti del 432 Park Avenue.
Quello che sembra sicuro è che la causa principale di tutti i problemi sta nella forma estrema della struttura. Diversi ingegneri e architetti in tutto il mondo, interessati alla vicenda, concordano nel dire che l’eccezionale altezza del grattacielo, unita alla sua piccola impronta in pianta, causa problematiche progettuali forse irrisolvibili. Il grattacielo è troppo snello e forse questo limite è insormontabile dai progettisti.
I problemi del 432 Park Avenue sono tanti anche a detta dello Rafael Viñoly, il famoso architetto uruguaiano che ha ideato la struttura. Fecero molto discutere, nel 2016, alcune sue affermazioni riguardo il grattacielo. L’architetto, forse per errore, dichiarò al New York Post che all’interno del grattacielo c’erano «un paio di casini». Il primo aveva a che fare con le finestre, troppo ingombranti ma il cui design fu deciso da altri progettisti.
L’altro problema era quello della disposizione degli interni. In particolare Viñoly affermò che la posizione dei bagni è abbastanza discutibile. Tra i tanti problemi, quello che è certo al momento è che gli appartamenti si stanno svalutando e molti famosi e benestandi inquilini stanno vendendo. Un esempio è quello di Jennifer Lopez, che acquistò un appartamento da 370 metri quadrati nel 2018 per poi rivenderlo un anno dopo.
L’architetto Rafael Viñoly non è nuovo ad errori progettuali anche abbastanza clamorosi. E’ famosa infatti la storia del 20 Fenchurch Street di Londra. Il grattacielo curvo, a causa della sua accentuata forma concava, agevola la riflessione dei raggi solari aumentando notevolmente il calore sprigionato dalla struttura. Nel 2013, a causa dell’elevato calore, il grattacielo riuscì letteralmente a sciogliere un’auto parcheggiata in una strada vicina, investita dai raggi riflessi. Viñoly stesso ha ammesso di “aver fatto molti errori con questo edificio“.