Quando l’uomo si estinguerà, prenderanno il nostro posto! Domineranno prima il mare
Dopo l’estinzione dell’uomo, ecco quale specie prenderà il nostro posto: prima si prenderà gli oceani, e poi tutto il resto.
Gli oceani coprono oltre il 70% della superficie terrestre e custodiscono forme di vita incredibilmente diverse, alcune delle quali sembrano appartenere a un altro mondo. Tra pesci abissali che brillano nel buio e meduse immortali, il regno marino rappresenta da sempre un mistero affascinante per l’uomo. Questo legame profondo ha portato a innumerevoli scoperte scientifiche, ma anche a miti e leggende che spesso immaginano creature marine come protagoniste di un mondo futuro.
La relazione tra esseri umani e creature marine non si limita alla scienza o all’immaginazione. Le civiltà antiche adoravano divinità legate agli oceani e molte tradizioni attribuivano al mare una sorta di intelligenza autonoma, un luogo in grado di rigenerare la vita e di custodire segreti inaccessibili.
Non sorprende, quindi, che il mare sia visto come il possibile punto di partenza per una nuova era della vita sulla Terra, specialmente in uno scenario senza l’uomo.
L’evoluzione ha dotato le creature marine di straordinarie capacità di adattamento. Dai crostacei corazzati che sfidano la pressione degli abissi ai cetacei che comunicano con complessi linguaggi, ogni specie sembra essere il frutto di un millenario processo di perfezionamento. Tra tutte, alcune si distinguono per intelligenza e ingegno, qualità che hanno spesso incuriosito i biologi. Se l’uomo è il risultato di un’evoluzione che ha premiato l’intelligenza, potrebbero anche altri esseri, magari marini, seguire la stessa strada?
Il ruolo unico dei polpi nell’evoluzione del pianeta
Uno degli animali più straordinari del mondo marino è il polpo. Questo cefalopode, con il suo corpo elastico, le sue otto braccia e un sistema nervoso altamente sviluppato, è tra le creature più intelligenti del pianeta. Secondo il biologo evoluzionista Tim Coulson, dell’Università di Oxford, il polpo ha tutte le potenzialità per diventare la specie dominante dopo l’estinzione dell’uomo. La sua capacità di adattarsi rapidamente, combinata con una notevole intelligenza, potrebbe permettergli di sviluppare società complesse.
Questi molluschi sono in grado di risolvere problemi complessi, utilizzare strumenti e comunicare attraverso variazioni di colore e texture della pelle. Coulson ipotizza che, in assenza di esseri umani, i polpi potrebbero sfruttare queste abilità per costruire città sottomarine, vere e proprie civiltà ispirate al mare. Nonostante siano invertebrati, potrebbero evolversi per superare limiti fisici, sviluppando nuove tecnologie per interagire con il mondo terrestre e marino.
Un futuro dominato dai polpi
Le pressioni evolutive, unite alle condizioni di un pianeta senza esseri umani, potrebbero spingere i polpi a sviluppare capacità oggi impensabili. Secondo Coulson, potrebbero creare strumenti avanzati, adattarsi alla terraferma attraverso esoscheletri artificiali e persino costruire armi per cacciare altre specie.
Sebbene tutto ciò rimanga una speculazione, è chiaro che i polpi rappresentano un candidato unico per una futura civiltà non umana, un testamento alla potenza della selezione naturale e all’ingegno della vita marina.