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Questa pianta è facilissima da coltivare, ma fai meglio a tenerla al riparo | Il suo nemico maggiore è l’inverno: la uccide in pochissimi minuti

Nasturzi (Depositphotos)

Nasturzi (Depositphotos) www.buildingcue.it

Questa pianta cresce senza sforzo, ma occhio all’inverno. Il freddo può essere letale per lei. Tu la conosci?

Durante i mesi autunnali, il giardino si trasforma in un tripudio di colori grazie a una varietà di fiori che continuano a sbocciare. È proprio in questa stagione che alcune specie raggiungono il loro pieno splendore, regalando vivaci tonalità e profumi intensi. Tra queste, ci sono fiori come i crisantemi, le dalie e i ciclamini, che dominano la scena con la loro bellezza resistente ai primi freddi. Questi fiori non solo arricchiscono gli spazi verdi, ma diventano anche protagonisti di bouquet e composizioni che evocano l’atmosfera autunnale.

Il fascino dei fiori autunnali non risiede solo nella loro capacità di aggiungere colore alle giornate più corte, ma anche nella loro incredibile resilienza. Le temperature più fresche sembrano dare loro un’energia speciale, tanto che molti riescono a fiorire fino a novembre. Le foglie che si tingono di giallo e arancione creano un contrasto perfetto con i petali dalle tinte brillanti di queste piante. È un periodo in cui la natura regala uno spettacolo di sfumature calde, che trasmettono una sensazione di calore e accoglienza.

Un’altra caratteristica affascinante dei fiori autunnali è la loro versatilità. Possono crescere sia in giardino sia in vaso, adattandosi facilmente agli spazi più piccoli come balconi e terrazze. Nonostante la stagione in cui sbocciano, molti di questi fiori non richiedono particolari cure, rendendoli ideali anche per chi ha poca esperienza nel giardinaggio. Le specie come il ciclamino, per esempio, sono particolarmente adatte a chi cerca piante belle e resistenti, capaci di prosperare anche in condizioni non ottimali.

Oltre alla loro bellezza visiva, alcuni fiori autunnali possiedono anche proprietà particolari. Alcuni, come il nasturzio, sono addirittura commestibili e utilizzati in cucina per aggiungere un tocco di colore e sapore ai piatti. La loro presenza nei giardini non solo dona un aspetto vivace, ma offre anche opportunità creative sia per decorare che per cucinare.

Il nasturzio: il fiore versatile per eccellenza

Tra i fiori autunnali, il nasturzio spicca per la sua versatilità e bellezza. Originario del Perù e appartenente alla famiglia delle Tropaeolaceae, il Tropaeolum, conosciuto anche come crescione indiano, è apprezzato per i suoi colori vivaci e le sue proprietà ornamentali. Le sue fioriture, che vanno dal giallo all’arancio fino al rosso acceso, creano scenari spettacolari in giardini e balconi. La pianta può essere sia rampicante che strisciante, e la sua crescita è sorprendentemente rapida.

Oltre alle sue qualità estetiche, il nasturzio è anche una pianta commestibile. Le sue foglie e i suoi fiori, dal sapore leggermente piccante simile a quello del crescione, possono essere utilizzati in cucina per arricchire insalate e piatti creativi. Anche i suoi semi sono consumabili e possono essere conservati come capperi, offrendo un ulteriore tocco culinario.

Siepe di nasturzi (Depositphotos)
Siepe di nasturzi (Depositphotos) www.buildingcue.it

Come coltivare il nasturzio

Coltivare il nasturzio è semplice, ma richiede qualche attenzione. Questa pianta teme particolarmente il gelo, che può danneggiarla gravemente, per cui è preferibile coltivarla come pianta annuale. È importante posizionarla in un luogo con mezza ombra, evitando però l’esposizione diretta ai raggi solari nelle giornate più calde. Inoltre, il terreno deve essere sempre ben drenato, per prevenire il ristagno d’acqua e proteggere la pianta da eventuali malattie.

Per una crescita ottimale, il nasturzio non necessita di fertilizzanti ricchi, anzi, terreni troppo nutrienti possono ridurre la fioritura a favore di una crescita eccessiva delle foglie. È consigliabile annaffiare la pianta regolarmente, ma senza esagerare, lasciando che il terreno si asciughi leggermente tra un’irrigazione e l’altra per evitare marciumi.