Il Rapporto 2022 di bilancio ricostruzione post sisma del 2016
Giovanni Legnini, commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma Centro Italia, ha presentato un rapporto riguardante la ricostruzione in seguito al drammatico evento sismico che ha colpito alcuni comuni del centro Italia.
La stima dell’ammontare dei danni è stata quantificata; circa 26.5 miliardi di euro è la cifra ottenuta da una stima della conta dei danni. Lo sciame sismico durato più di un mese ha investito e coinvolto ogni cosa presente sul suolo. Case private, edifici pubblici, strade tranciate e vite spezzate o segnate da quella maledettissima data.
I comuni che hanno subito più danni sono ben noti alle cronache di questi anni; oramai sono nell’immaginario collettivo di ognuno di noi e sono simbolo di un’Italia caduta ma che ha subito visto nello spirito degli abitanti di quei luoghi forza di volontà e sacrificio per ripartire e non abbattersi di fronte un dramma immane.
Amatrice, Camerino, Norcia; i comuni più danneggiati; oltre un miliardo di euro di danni calcolati per ogni singolo paese citato. Scuole, chiese, case, luoghi di aggregazione, tutto svanito ed inghiottito da una terra fragile e ballerina. L’evento sismico del 24 agosto 2016 ha interessato principalmente l’alta valle del Fiume Tronto, piccoli paesini in centro Italia i quali non erano pronti a fare la conta con eventi del genere pur sapendo di una terra instabile e particolare.
La forza di ripartire dopo il sisma. La ricostruzione.
Dettate le varie fasi di ricostruzione, si è proceduto a step. Dopo 6 anni precisi dall’evento tragico il bilancio è abbastanza positivo.
Il documento stilato dal commissario denota uno stato avanzato ed una posizione che risulta in una fase “matura”; certo con non poche complicazioni “all’italiana” dettate da burocrazie e lungaggini varie. La sommatoria di ricostruzione privata, ricostruzioni pubbliche, restauro e risanamento degli edifici di culto e monumenti è messa a sistema e scaturisce l’insieme delle valutazioni a bilancio. Il dato è positivo e la forza della ripartenza e della volontà sembra aver prevalso.
Il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016; NextAppennino; sono risorse finanziate dal fondo complementare al PNRR riguardanti le aree travolte dai terremoti.
Un miliardo e 780 milioni; incentivi per investimenti alle imprese, una boccata d’ossigeno e un volano per una crescita più veloce e più efficiente di tutto l’Appennino centroitaliano.
Alcuni dati significativi
Se consideriamo gli interventi di carattere pubblico, in circa 1 anno, considerando anche chiese, il numero dei cantieri pubblici chiusi è salito da 151 a 365. Sono stati aperti circa 316 cantieri un dato in netta crescita che vede addirittura un raddoppio. Probabilmente entro fine 2022 questo dato crescerà ancora avendo ancora margine di alcuni mesi. Si stima che entro dicembre e quindi entro l’anno solare saranno avviati 525 interventi coinvolti nella NextAppennino. Grazie a procedure speciali, più snelle e veloci l’ammontare della somma spesa è cresciuto ed ha una buona media; circa 768 milioni di euro spesi per il 2022.
Passando per gli interventi svolti nel privato abbiamo dati anche in questo caso positivi. Sono circa 7256 i cantieri privati completati; 16mila e passa unità immobiliari riconsegnate; stragrande maggioranza sono residenziali una minima parte di carattere produttivo. Sono stati autorizzati ad oggi circa 7.000.cantieri. A fine giugno scorso, 22.700 richieste di contributo per 7,6 miliardi di euro; delle quali 14.234 approvate, con 4,3 miliardi di contributi concessi. Dati alla mano le richieste sono raddoppiate in due anni mentre i contributi addirittura triplicati.
Allargando gli orizzonti la strada da fare è ancora in salita ma con ottime prospettive. Arriveranno altre 28mila richieste di contributo da parte di privati. Si realizzeranno 4300 interventi pubblici oltre i duemila da impostare come nuovi. Notizia recente è che nel mese di ottobre a snellire e velocizzare ancor di più i processi dovrebbe arrivare Testo Unico della Ricostruzione Privata ed una nuova piattaforma telematica di gestione pratiche, questa sarà più interattiva, veloce, e di facile accesso.