Si chiama RCF Arena la nuova arena che sorgerà nell’area di Campovolo, a Reggio Emilia, e sarà inaugurata il 12 settembre 2020 con un grande concerto di Luciano Ligabue. Un’enorme struttura che potrà contenere fino a 100.000 persone e che sarà lo spazio all’aperto per eventi e concerti più grande d’Europa. Progettata dallo studio Iotti + Pavarani Architetti assieme allo studio di architettura Guido Tassoni e studio LSA, la RCF Arena è uno spazio pensato appositamente per gli eventi dal vivo. Questo perché ha caratteristiche di pendenza e acustica uniche al mondo, ma anche un uso di spazi e una gamma di servizi mai visto prima.
Collocata in una posizione strategica alle spalle Alta Velocità Mediopadana, la RCF Arena punta a diventare simbolo di Reggio Emilia e ma soprattutto capitale mondiale della musica dal vivo.
Il progetto della RCF Arena di Campovolo punta a ridefinire gli spazi in maniera organica e unitaria e a riorganizzarli per ogni esigenza. L’obiettivo è quello di cambiare la concezione di eventi di aggregazione così grandi, andando ad incidere positivamente sulla vita economica, sociale e culturale del territorio. Il progetto prevede il riuso di oltre 20 ettari dell’area non operativa dell’Aeroporto di Campovolo, senza consumo di nuovo suolo. Circondata da alberi e tantissimo verde, la RCF Arena sarà uno spazio unico al mondo perché situato nel cuore dell’Emilia Romagna, lì dove 7 milioni e mezzo di persone risiedono a meno di 1 ora.
Grazie alla riorganizzazione degli spazi, la RCF Arena di Campovolo sarà una struttura unica per ospitare eventi e grandi manifestazioni di ogni genere, sia nazionali e internazionali, garantendo sempre le migliori condizioni di fruibilità per il pubblico.
L’intera area è stata trasformata con un’operazione di landscape attraverso la modellazione del suolo e operazioni paesaggistiche e di ingegneria ambientale. Il risultato è un’area pensata con spazi organizzati e modulabili. Oltre al grande catino dell’Arena Eventi, ci saranno innumerevoli spazi di servizio e di backstage, oltre ad un ampio boulevard che costituisce l’area di accoglienza, dove verranno disposte strutture leggere e temporanee.
La RCF Arena di Campovolo è pensata per rendere agevole e sicuro l’afflusso di una grande quantità di pubblico, consentendo al tempo stesso una riconnessione al sistema dei parchi intorno all’area operativa dell’aeroporto. L’arena, circondata da aree naturalistiche, percorsi e spazi attrezzati, diventa così un mosaico di paesaggi capace di donare con le migliori esperienze di parchi urbani ed extraurbani italiani ed europei.
La RCF Arena di Campovolo è studiata per garantire la migliore visibilità e acustica a tutto il pubblico presente in tutta l’area interna. Il terreno ha una pendenza dal 5% per rendere ottimale la visibilità dell’evento anche al pubblico collocato nei settori più lontani dal palco, consentendo comunque una percorribilità agevole e un deflusso sicuro. L’Arena si sviluppa dalla quota -1,5 m nell’area backstage, palco e primo settore, fino a salire a quota +6,5 m. Il palco è situato nella parte più bassa dell’Arena in posizione centrale, con un angolo visuale massimo di 110°, che consente al pubblico una buona visibilità in tutta l’Arena. Allo stesso tempo questo orientamento del palco assicura un minore impatto acustico verso le aree abitate della città.
La forma organica ovoidale dell’arena da luogo ad uno spazio inclusivo e coinvolgente, ben interconnesso con il sistema perimetrale del bordo, adibito a spazi supporto dell’illuminazione e per la comunicazione. Vista dall’alto, la RCF Arena è dinamica e facilmente riconoscibile, perfettamente incastonata tra il centro e la tangenziale Nord di Reggio Emilia, il casello dell’autostrada A1 e la stazione Alta Velocità Mediopadana.
Questa estate l’arena sarà collaudata per poi essere inaugurata a settembre 2020, sempre se l’attuale emergenza coronavirus non faccia slittare il tutto. La costruzione della RCF Arena di Campovolo si inserisce nel piano strategico di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile dell’Area nord di Reggio Emilia. L’intervento complessivo costerà 11 milioni di euro, interamente finanziato da una cordata di sette imprese capitanate da Coopservice. Tra queste c’è proprio RCF, azienda reggiana leader internazionale negli impianti audio professionali, da cui l’arena prende il nome. Anche la costruzione e la gestione è interamente affidata a questa cordata, che ha la concessione dell’area per i prossimi 18 anni.