Più del 50% delle 40.000 assunzioni ha riguardato ingegneri del ramo digitale. Crescono ingegneria ambientale e civile; il dato ancora negativo è lo scarso equilibrio tra donne e uomini, in vantaggio i secondi.
Precisamente sono 38.836 le nuove assunzioni riguardanti il primo semestre del 2021 per occupazioni inerenti attività professionale ingegneristica. Il dato elaborato da Anpal Servizi e Fondazione CNI, osservatorio sull’occupazione.
Un dato particolare è che tutte le assunzioni riguarda una mansione per cui è richiesto dalle aziende un profilo specializzato in ingegneria, ma non tutti i ruoli sono stati ricoperti da individui in possesso di una laurea in ingegneria.
Sicuramente il dato positivo è che le condizioni contrattuali offerte sono migliorate. I contratti sono perlopiù a tempo indeterminato, quasi il 60%; stessa cifra riguarda assunzioni di giovani con meno di 30 anni che alle spalle non hanno grossa esperienza ma certamente un valido livello di preparazione accademica. Le possibilità di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro si riducono per le fasce di età superiori ai 45 anni, sono circa il 17%.
Una delle figure professionali più richieste è stata quella di analista e progettista di software. La grande ricerca per questo tipo di figura professionale sicuramente incentivata dalla situazione pandemica e dalla ricerca sempre più insistente di nuove tecnologie, media digitali, dispositivi di presenza virtuale per video incontri a distanza.
Tra i settori con maggiore occupazione ritroviamo quello dell’ingegneria civile e ambientale e quello dell’edilizia in generale; le figure più ricercate quella dell’ingegnere energetico, meccanico, civile. Una netta accelerata è fornita dai superbonus 110% ed ecobonus, tali incentivi hanno permesso all’intero settore nonché a tutta la filiera di avere una netta ripresa e di conseguenza un netto incremento occupazionale.
Il settore delle costruzioni resta uno dei maggiori per crescita percentuale, l’occupazione alta ma varia da nord a sud della penisola ed i base al sesso. Solo il 23 % delle occupazioni totali riguarda profili femminili. Il nord ed annesse aree metropolitane tracciano una netta differenza per opportunità lavorative.
Gli incentivi ed in particolare il superbonus del 110% ha portato un investimento complessivo di circa 5,7 miliardi di euro. I numeri registrati per l’accesso alla detrazione 110% hanno superato le 37mila richieste alla fine di agosto 2021.
L’effetto negativo da evidenziare e tenere d’occhio è il caro materiali e la manodopera che scarseggia, questi seri problemi stanno portando alle imprese alcuni danni di natura lavorativa ed occupazionale, gli operai specializzati non riescono a coprire il totale dei lavori da espletare; anche le figure del tecnico responsabile dei processi progettuali scarseggia e provoca un conseguente rallentamento generale sia del settore pubblico che privato.
Terreno fertile si crea per alcune imprese edilizie di basso profilo e qualità non rispettando norme e contratti base, il tutto si ripercuote sui lavoratori assunti. Una richiesta unanime avvenuta dai soggetti cardine del settore è potenziare i controlli favorendo la qualità e tutelando le imprese regolari; in questo momento particolare è molto importante ricercare le potenzialità e le occasioni che si presentano per potenziare tutto il comparto. Necessario il rinnovamento del patrimonio edilizio con interventi oculati e di qualità che risaltano le caratteristiche storico-culturali; allo stesso tempo qualificare il lavoro facendo emergere soprattutto una antica piaga, il sommerso o lavoro cosiddetto a “nero”, perennemente presente in un settore di grande rilievo ed importanza.