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Recovery Fund, l’Ance chiede procedure snelle per i cantieri

Recovery Fund, l'Ance chiede procedure snelle per i cantieri

Il presidente dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Gabriele Buia ha ribadito che è necessario velocizzare il processo autorizzativo per sbloccare le opere e riuscire a utilizzare i fondi del Recovery Fund. Il nuovo Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, sta lavorando in questa direzione. L’ANCE spera di ottenere un taglio dei passaggi inutili che ostacolano l’avvio dei cantieri sul territorio nazionale. È necessario che vengano imposti tempi certi per le decisioni e per sfruttare i fondi europei. Secondo Gabriele Buia, governo e istituzioni devono collaborare il più possibile in questa fase per delineare un sistema decisionale rapido ed efficiente per l’avvio dei cantieri.

“Come Ance sostiene da tempo, il primo lavoro da fare per velocizzare e sbloccare la realizzazione di infrastrutture indispensabili per il bene sociale ed economico del Paese è cambiare radicalmente il processo decisionale della macchina pubblica”.

Gabriele Buia, presidente Ance
Recovery Fund, l'Ance chiede procedure snelle per i cantieri
Ph: lacivettapress.it

Recovery Fund, ANCE e MIT

Le soluzioni adottate dal MIT fino ad oggi, secondo l’ANCE, come la soluzione del commissariamento, non può essere l’unica soluzione per far ripartire opere ferme da troppo tempo. Buia avvisa che è necessario individuare soluzioni strutturali e durature a tutti quei problemi che affliggono i cantieri italiani. Finora infatti, ci si è concentrati sulle fasi di gara nelle quali si annida almeno il 70% dei ritardi. La soluzione sta nel tagliare passaggi inutili, eliminare sovrapposizioni di competenze e imporre tempi categorici per le decisioni. Questo permetterebbe di sfruttare appieno i finanziamenti del Recovery Fund in modo tale da realizzare tutte quelle opere di cui il paese ha bisogno.

Recovery Fund, l'Ance chiede procedure snelle per i cantieri

58 opere necessarie

Il Ministro Giovannini sta lavorando sul documento abbozzato dal precedente governo per delineare gli interventi da realizzare. Nella bozza sono presenti 58 opere particolarmente significative per un totale di circa 70 miliardi di euro. Si tratta di interventi relativi ad infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, portuali, idriche e presidi di sicurezza. Tutte opere coerenti con il documento di economia e finanza DEF 2020 Italia Veloce. Le Commissioni hanno espresso tuttavia perplessità sul metodo con cui sono state individuate le opere prioritarie. Il MIT sta lavorando per sistemare e implementare la bozza da sottoporre al Parlamento entro il 30 aprile.

Infrastrutture e trasporti, chi è il Ministro Enrico Giovannini
Ph: nordesteconomia.gelocal.it

“Occorre dunque avere il coraggio di tagliare passaggi inutili, eliminare sovrapposizioni di competenze e imporre tempi perentori per le decisioni che tutti i Ministeri e le istituzioni competenti collaborino affinché si arrivi quanto prima a delineare un sistema decisionale rapido e efficiente, che è la vera svolta attesa dal Paese in vista del Recovery Fund”.

Gabriele Buia, presidente Ance