In Africa, noto continente con non poche difficoltà storicamente sfruttato e bistrattato, nascono idee che possono coniugare sostenibilità, ecologia e reinserimento lavorativo. Il turismo può essere la chiave per il cambiamento di paradigma di alcune comunità indigenti; da questo nasce l’idea di MARK architects, creare una comunità autosufficiente che concili sostenibilità, ecologia e dia lavoro ai locali. Il Safari resort eco-turistico di lusso sarà anche in grado di produrre in autonomia la propria acqua, atra nota dolente per le regioni africane; la tecnologia utilizzata sarà l’Air to Water, alimentata con un particolare dispositivo solare trasparente, coperto da un vetro a tenda.
Operare in zone della terra difficili con problematiche strutturali e strutturate non è semplice. Avere un’idea di pianificazione ad ampio raggio che abbracci tutti gli aspetti socio-antropologici è sicuramente un vantaggio ma anche una responsabilità importante. L’idea progettuale nasce anche come obiettivo di rilancio ma soprattutto crescita sostenibile per alcune popolazioni. Creare una residenza di lusso, in questo caso specifico, non vuol dire soddisfare alcune esigenze per “pochi” e fortunati ma realizzare qualcosa di più ampio; creare una residenza di lusso unica nel suo genere e scopo vuol dire sperimentare, cercare soluzioni innovative, soluzioni sostenibili e ambientali. Rigenerare o accrescere un posto è possibile soltanto studiando le caratteristiche geologiche, climatiche ed ambientali, tenendo conto soprattutto del fattore antropologico che persiste in quelle zone in cui si opera.
L’acqua un bene così prezioso e così tanto sottovalutato in alcune aree geografiche come le nostre, non è del tutto scontato in paesi come l’Africa. Una questione annosa che affligge queste popolazioni costantemente. Il progetto mira e si prefigge l’obiettivo di rendere l’acqua accessibile a tutti, in quanto bisogno di primaria e fondamentale necessità; infatti le fonti idriche non dovrebbero essere un lusso riservato ai pochi ma al contrario deve appartenere a tutti indistintamente.
Come già ribadito uno dei scopi principali è soprattutto quello di interagire, migliorare e aiutare le comunità del posto più remote del Continente africano; purtroppo nonostante l’avanzo delle tecnologie, l’avvento di super macchine e di scoperte plurimiliardarie, ci siamo dimenticati di una grossa fetta di popoli che non raggiungono neanche la soglia minima di sopravvivenza. Alcune popolazioni risultano isolate da ogni tipo di infrastruttura e servizi; pertanto si vuole favorire uno sviluppo concreto dell’agricoltura, della manifattura e dell’approvvigionamento idrico; sono tutti ambiti possibili e fattibili per queste comunità che vanno costantemente guidate ed indirizzate.
Sostenere le economie del luogo, i piccoli villaggi, coinvolgendo i locali nel progetto e non tenerli come ornamenti secondari, accresce la consapevolezza ambientale di questi luoghi meravigliosi. Sostenere i diritti umani e stimolare la crescita di movimenti autonomi tra questi popoli è un grande passo verso la tanto attesa indipendenza di queste etnie da aiuti sterili (a volte) di organizzazioni umanitarie. Integrare ed affiancare il turismo all’interno di un discorso di pianificazione mirata degli insediamenti è molto importante e consente a molte persone di sentirsi parte del tutto.
Tecnologicamente queste strutture sono state progettate secondo dei criteri super innovativi. La curiosità è proprio quella che permette il ricavo di acqua pulita stesso dall’aria. Il nome di questa tecnologia è Air to Water; sono installati ed integrati in ogni struttura di alloggio modulare. Attraverso e grazie alle precise tecniche di deumidificazione si può estrarre e condensare l’umidità nell’aria cosicché il prodotto ultimo è certamente l’acqua pulita e salubre, cosa assolutamente tutt’altro che scontata. Tutto il meccanismo è coadiuvato da uno speciale kit con innovativi e speciali pannelli solari trasparenti che rivestono il vetro a tenda; questi vetri sono in grado di produrre elettricità in autonomia.
Il funzionamento è molto semplice, all’interno dei pali in alluminio coperti di legno sono posizionati dei filtri dell’aria; questi pali praticamente circondano tutto il perimetro di ogni modulo cosicché l’aria entrando in queste canaline faccia il suo percorso. L’estrazione dell’umidità dell’aria filtrata attraverso i canali posizionanti in questa struttura a maglie permette di attivare il meccanismo di produzione dell’acqua. Con il passaggio di stato della condensazione l’aria viene quindi elaborata con un ulteriore sistema di filtraggio multi-step direttamente in un apposito spazio dedicato che è situato nella sala sistemi posizionata al livello +1.50; tutto questo meccanismo con il processo integrato permette la produzione di “acqua purificata, pronta da bere“. Una rivoluzione!!!!
Le casette Baobab, come la famosa pianta dal grosso tronco che cresce principalmente in Africa, è progettata per essere un unicum facente parte della comunità locale. I baobab sono In grado di essere autosufficienti cioè in grado di sopperire al sostentamento dell’intera comunità.Ci sarà ovviamente terra per coltivare frutta; verdura; per ricavare acqua; per l’agricoltura e gli animali e anche strutture per produrre e commerciare cibo: il formaggio, il pane, la carne ed il latte.
I progettisti affermano:
“Vogliamo essere in grado di costruire una comunità che possa fornire e nutrire le comunità circostanti che soffrono di fame e povertà”.
“Il progetto sarà accessibile, scalabile e adattabile.Utilizzando le risorse in modo sostenibile, miriamo a ridurre l’impatto dell’eccessivo consumo e dei rifiuti, mantenendo la biodiversità all’interno degli insediamenti, fondendo natura e paesaggio con la fauna selvatica“.
L’accesso alla struttura avviene tramite una scala che permette di entrare sui vari livelli dell’intero lodge, inoltre è fiancheggiata da una pompa per il tiraggio dell’acqua per la piscina. I materiali sono autoctoni, sia per ridurre l’impatto ambientale, sia per offrire un’estetica che sia legata al posto; il legno fa da padrone mentre le tende risultano essere particolarmente necessarie per schermare il sole e diminuire l’impatto delle temperature torride che si raggiungono perennemente.
La disposizione del lodge è fatta in modo tale da essere molto flessibile per gli ospiti. Gli spazi abitativi possibili sono: soluzione utilizzabile per coppie, per piccole famiglie ed anche per gruppi numerosi. All’interno gli spazi ospitano ripostigli, un piccolo bar particolare su misura; un bagno interno con WC; lavandino e doccia; un soggiorno multifunzionale; area lavoro e camera da letto. È Presente addirittura una piscina di 30 metri quadrati e un’ area per tuffi con doccia esterna. I balconi che circondano il lodge possono essere installati con vetri temperati a pavimento per offrire una prospettiva e una vista diversa degli animali sottostanti che circolano liberi nell’oasi.