Resto al Sud, i nuovi incentivi per i giovani professionisti
Grandi novità in arrivo per tutti i giovani professionisti del settore, i quali potranno usufruire dei rinnovati incentivi di Resto al Sud, il piano del governo per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.134 del 23 novembre, il decreto della Presidenza del Consiglio del 5 agosto 2019 ha modificato il regolamento n. 174 del 9 novembre 2017, estendendo la platea dei beneficiari della misura. Una mossa che permetterà a molti più professionisti, anche tecnici, di usufruire della dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro stanziata con la Nuova Legge di Bilancio 2019.
Incentivi fino agli under 45
Resto al Sud è stato introdotto nel 2017 con il DL 91/2017, ma nella sua prima versione gli incentivi potevano essere richiesti solamente dagli under 35 e non contemplavano l’avvio di attività inerenti la libera professione, ma solo le attività d’impresa. La più grande novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 riguarda proprio questi due importanti aspetti. I nuovi finanziamenti infatti saranno estesi agli under 45 e ai liberi professionisti, che finalmente potranno richiedere gli incentivi per l’avvio della loro attività. Una grande notizia per tutti i giovani ingegneri, architetti, geometri e lavoratori autonomi che da anni coltivano il sogno di poter lavorare nella propria terra, ma che spesso hanno dovuto fare i conti con una realtà difficile e precaria.
Quali sono i finanziamenti?
Le agevolazioni di Resto al Sud consistono in un contributo fino a un massimo di 50.000 euro per socio e copre il 100% delle spese ammissibili. Il 35% è erogato come contributo a fondo perduto, mentre il restante 65% come prestito elargito a tasso zero e garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Nel caso in cui sia una società a richiedere l’agevolazione, potranno essere richiesti 50.000 euro per ogni socio fino ad un massimo di 200.000 euro. Il prestito è rimborsabile in otto anni, di cui i primi due di preammortamento. Le domande verranno esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.
Le spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano gli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuove, software gestionali e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione. Rientrano all’interno delle spese ammissibili anche quelle utili all’avvio dell’attività, come materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, garanzie assicurative, per un massimo del 20% del programma di spesa.
I requisiti per i giovani professionisti
Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda. I finanziamenti però sono aperti anche ai giovani che trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo. I giovani professionisti non devono avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento, non devono essere già titolari di altra attività di impresa in esercizio. Per quanto riguarda i liberi professionisti, i richiedenti non devono risultare titolari di partita IVA nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni. Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.
Come e quando richiedere i finanziamenti
Dal 9 dicembre 2019 è possibile inviare la propria domanda al sito invitalia.it. Per tutti i dettagli è possibile consultare la suddetta pagina nella sezione Presenta la Domanda.