Gli edifici storici costituiscono una parte considerevole del patrimonio edilizio italiano ed europeo. Tali edifici caratterizzano le città e sopravvivono solamente se vengono mantenuti come spazio abitativo. Al fine di salvare il patrimonio storico per le generazioni future è necessario trovare approcci e soluzioni di retrofit di energia compatibili con la conservazione, che consentano di preservare i valori storici ed estetici, aumentino il comfort, riducano le bollette e minimizzino l’impatto ambientale. Come è possibile quindi ridurre i consumi energetici negli edifici storici? La piattaforma internazionale “Renovating Historic Buildings Towards Zero Energy” ha pubblicato un Atlante in costante aggiornamento sul risanamento energetico degli edifici storici.
Più del 30% del patrimonio edilizio europeo è composto da edifici storici. Un terzo dei consumi energetici del settore residenziale dell’UE è opera del patrimonio edilizio storico. Con tale consapevolezza negli ultimi anni gli addetti ai lavori per le riqualificazioni stanno iniziando ad applicare delle buone pratiche di settore per cercare di intervenire sugli edifici, combinando il rispetto per il passato con le necessità del futuro. Per catturare l’interesse dei progettisti e dei committenti, la piattaforma di ricerca internazionale “Renovating Historic Buildings Towards Zero Energy” ha creato “Historic Building Energy Retrofit Atlas (HiBERATLAS)”. HiBERATLAS è un atlante del risanamento degli edifici storici che cataloga una serie di esempi di risanamento energetico di edifici sottoposti a tutela.
“Gli edifici storici sono parte integrante delle città e del territorio, ma per continuare ad utilizzarli c’è bisogno di renderli confortevoli ed economicamente accessibili”
Alexandra Troi, coordinatrice della piattaforma di ricerca “Renovating Historic Buildings Towards Zero Energy“
L’Atlante è basato sul processo di progettazione, in modo tale da fornire aiuti ai proprietari degli immobili nei processi decisionali. Esso raccoglie esempi di edifici di vario tipo e viene costantemente aggiornato con nuovi casi di intervento sul patrimonio storico. La descrizione di ogni intervento è suddivisa in quattro sezioni:
Una galleria fotografica presenta inoltre lo stato dell’edificio prima e dopo l’intervento di riqualificazione. Le soluzioni adottate sono descritte dettagliatamente in modo tale da fornire ai progettisti le informazioni utili da applicare in altri interventi simili.
“La presentazione sul web di casi studio riusciti e di soluzioni di risanamento efficaci è uno strumento prezioso e una fonte di ispirazione per futuri progetti dal momento che permette di ridurre significativamente i consumi energetici del patrimonio edilizio storico”.
Alexandra Troi, coordinatrice della piattaforma di ricerca “Renovating Historic Buildings Towards Zero Energy“
Nell’Atlante HiBERATLAS sono inseriti diversi progetti portati a termine in tutta Europa. Tra questi sono presenti anche due interessanti interventi effettuati in Italia e sono l’edificio rurale Rainhof a Valle di Casies (Bolzano) e Villa Castelli a Bellano (Lecco). Per il primo caso l’obbiettivo primario dell’intervento era quello di preservare l’aspetto generale dell’edificio e garantire comunque un incremento dell’efficienza energetica e del comfort interno. L’architetto incaricato si è occupato del rinnovamento dei locali dell’edificio mantenendo tutti gli elementi architettonici caratteristici. I restauri necessari per le facciate sono stati realizzati in accordo con l’ufficio del patrimonio.
Il secondo caso, Villa Castelli, è un edificio della metà del XIX secolo e ha subito negli anni diverse operazioni di ricostruzione e ampliamento. Nella villa sono state mantenute le facciate realizzare nel 1925, preservando l’aspetto esterno, i materiali e le strutture originali. Anche la disposizione dei locali interni è rimasta invariata mentre, dal punto di vista energetico, sono stati effettuati interventi importanti per migliorare il comfort dell’edificio.
L’Historical o Heritage Building Information Modeling (HBIM) è un processo che aumenta le potenzialità della metodologia BIM estendendo il suo utilizzo alla digitalizzazione degli edifici esistenti. Con l’HBIM il progettista ha la possibilità di riprodurre gli edifici esistenti, analizzarli e scegliere come intervenire sul costruito. Grazie alle analisi e alle simulazioni digitali il committente, indirizzato dal progettista, riesce a ridurre i consumi energetici e di conseguenza l’impatto ambientale dell’edificio nonché a ridurre le spese in bolletta. Partendo dunque da un database di edifici già recuperati, da cui prendere ispirazione per nuovi interventi, e applicando la metodologia HBIM, il progettista è in grado di intervenire preservando la storia di un edificio storico e adeguarlo alle necessità di oggi.
L’Atlante HiBERATLAS è consultabile su: