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Rifugi termici temporanei per senzatetto, contro l’architettura ostile

Dei nuovi rifugi termici temporanei per senzatetto sono stati inventati da un gruppo francese di ingegneri. La volontà è quella di sostenere nei periodi peggiori di vita in strada gli ultimi delle nostre metropoli. Ormai siamo abituati ad incontrare mentre camminiamo sempre più esempi della cosiddetta “architettura ostile”. Qual è il confine tra civiltà e inciviltà quando si parla di senzatetto? Come il decoro urbano può prevalere sulla difesa degli ultimi? Come possono i progettisti influenzare queste tematiche politiche?

Chi è più fortunato da per scontata la possibilità di ripararsi durante l’inverno o le giornate di pioggia intensa. Per i senzatetto la vita in questi momenti è molto dura. Da un’analisi eseguita dagli ingegneri francesi, inventori del rifugio temporaneo, le persone senza fissa dimora nella sola città di Parigi stanno raggiungendo velocemente la cifra di 3.000. Un fenomeno che sempre più investe le metropoli occidentali a causa del crescente divario sociale tra ricchi e poveri.

iglou.fr

Il progetto dei rifugi termici temporanei per senzatetto

Si tratta di un igloo pop-up che è composto da elementi prefabbricati facilmente componibili. Realizzato in schiuma di polietilene rivestita da fogli di alluminio per renderlo impermeabile. Il doppio strato rende possibile un’elevata resistenza termica della parete tanto da consentire una differenza di temperatura tra interno ed esterno costante di 15°C. Quindi se all’esterno ci sono 3°C, uno dei valori minimi riscontabili nelle grandi città italiane, internamente ce ne sono ben 18°C. Questi igloo permettono anche di riscaldarsi internamente grazie al calore corporeo rilasciato. Venerdì scorso sono stati distribuiti a Bordeaux i primi 9 prototipi dell’Iglou. “Un grande ringraziamento alla Squat Mission di Médecins du Monde e agli enti di beneficenza Tripote e Mascagne per il loro aiuto logistico! I primi feedback sono buoni, gli utenti hanno fatto propri gli iglous e quelli che non sono riusciti a ottenerne uno ce lo stanno chiedendo!” – riferiscono sul proprio sito internet.

I rifugi termici temporanei per senzatetto hanno la potenzialità di essere trasportabili facilmente, riparabili ed anche riciclabili, essendo composto da materiale di imballaggio. Questa importante idea a condotto i due ingegneri, Alice Lainé e Geoffroy de Reynal, a fondare la “Insulated shelters Iglou”, una società no-profit dedicata alla loro produzione e distribuzione in tutto il mondo. Il prodotto è stato realizzato anche a seguito dei continui atti vandalici eseguiti in tarda notte contro gli “homeless” , che si ritrovano spesso senza difese. Un altro problema poco discusso, è l’eccessivo inquinamento delle nostre città che peggiora la loro condizione di vita.

Inoltre, gli ideatori non escludono un futuro sviluppo che includerà anche una doccia. “Il prossimo inverno, vorrei offrire alle autorità e alle prefetture una soluzione chiavi in ​​mano che sia economica e implementata su vasta scala “- fa sapere Geoffroy de Reynal. Il loro obiettivo è produrre decine di migliaia di Iglous chiamando le imprese regionali e le persone in reinserimento. Per quanto riguarda il finanziamento, l’ingegnere si avvale dell’aiuto delle autorità locali e dello Stato. ActionFroid, nel frattempo, ha già lanciato martedì un nuovo  crowdfunding per sostenere l’impresa.

Diamo un limite all’architettura ostile

Per “architettura ostile” si intendono non solo i dissuasori posti dinanzi alle vetrine dei negozi, ma tutti gli accorgimenti urbani realizzati per migliorare il decoro. Ad esempio le scomode panchine di attesa degli autobus, per non permettere di sdraiarsi, oppure i cunei sui palazzi per non far poggiare i piccioni. Lo scopo quindi è quello di dare un unico scopo agli oggetti e alle architetture nelle nostre città. Lo spirito che porta ad ideare queste soluzioni è sicuramente giusto, le metropoli hanno bisogno di essere curate e non imbrattate, soprattutto bisogna evitare il vandalismo e il vagabondaggio.

Ma esistono molte architetture ostili che possono essere definite inutili, collocate solo per rendere difficile la vita ai senzatetto. Infatti queste soluzioni di certo non eliminano il problema, solamente lo spostano. Piuttosto che preoccuparsi di realizzare elementi orribili che difficilmente chiameremmo design, bisognerebbe pensare a dei modi per aiutare queste persone per allontanarle dalla strada in via definitiva e preoccuparsi di loro nel progetto delle nostre città del futuro. Come ad esempio i rifugi termici temporanei per senzatetto ideati dalla coppia di ingegneri francesi.

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Marcello Raiano