Riprendono i lavori dello stadio: nel 2022 pronto il nuovo Santiago Bernabeu
La realizzazione di stadi nel pieno dell’emergenza Covid-19 non si ferma, come testimonia l’eccentrico impianto di Guangzhou presentato pochi giorni fa. Dopo la Cina ora è la volta dell’Europa con il restyling del Bernabeu, il mitico stadio del Real Madrid. Il 2 Aprile 2019 Florentino Perez, presidente di blancos, ha presentato il progetto di ammodernamento del nuovo stadio Santiago Bernabeu. Il rinnovo dello stadio è iniziato l’estate scorsa e dovrebbe concludersi nell’ottobre 2022.
Il club inizierà a pagare per questo lavoro nell’estate del 2023. Purtroppo però l’emergenza Coronavirus, oltre che fermare la stagione calcistica, ha bloccato anche i lavori. Sono stati fermi per qualche settimana, ma ora sono ripartiti. Nel mentre, lo stadio si era trasformato in un centro per la fornitura di materiale sanitario in attesa della ripresa.
Come sarà il nuovo stadio Bernabeu
Il restyling dello stadio Santiago Bernabeu è affidato al team Tedesco di GMP Architekten, affiancato dagli spagnoli di L35 e Ribas y Ribas Arquitectos, i quali si sono aggiudicati il concorso internazionale di idee di architettura. La struttura del nuovo Santiago Bernabeu sarà avveniristica, continuando così l’innovazione che da sempre caratterizza lo stadio fin dalla sua inaugurazione nel 1944. Fra le innovazioni più lampanti quella del tetto di copertura, molto leggero, che sarà retrattile e dotato di grate che permetteranno alla luce naturale di filtrare.
Il progetto prevede una serie di elementi aggiuntivi che si integreranno in questa nuova pelle. In primis, un hotel adiacente e con vista allo stadio, nuove zone commerciali, di divertimento e restaurazione, un parcheggio sotterraneo, il nuovo “tour del Bernabéu”, nella parte più alta dell’edificio e il museo, rinnovato e migliorato. Le forme curve e asimmetriche della facciata realizzata in acciaio rifletteranno la luce, creando composizioni cangianti.
Le novità
L’elemento di maggior spicco per questo rinnovamento è certamente la copertura retrattile. Essa permetterà un uso versatile non solo per eventi sportivi, ma anche culturali, portando così un pubblico di variegato interesse a visitare l’edificio. Le innovazioni incluse nel progetto convertiranno il Santiago Bernabeu nello stadio più moderno del XXI secolo. Nella facciata orientale sarà installato uno schermo gigante rivolto verso il Paseo de la Castellana, che in speciali occasioni mostrerà all’esterno ciò che avviene all’interno dello stadio.
Grazie a un sistema a led, la pelle dell’edificio sembrerà respirare, vibrando e rispondendo alle emozioni degli spettatori. Il nuovo stadio Bernabeu sarà una struttura che determinerà una forte interazione con l’ambiente circostante. La nuova tecnologia sarà utilizzata in tutti i possibili settori dell’edificio: dalla copertura retrattile ai sistemi di informazione e comunicazione, schermi con sistemi di rotazione a 360 gradi collocati sulle grate, sistemi di gestione di alta tecnologia e un uso altamente sostenibile e efficiente dell’energia necessaria a alimentare la mastodontica struttura.
L’innovazione e il benessere saranno usufruite innanzitutto dal pubblico, che potrà assistere alle partite o agli spettacoli seduti su sedili più confortevoli, sia in tribuna, sia nei palchi.
La storia del Bernabeu
Il 22 giugno 1944 il Banco Mercantil e Industrial concesse un prestito a Santiago Bernabéu e a Rafael Salgado per acquisire i terreni confinanti al vecchio Stadio Chamartín. Lo stadio fu inaugurato il 14 Dicembre 1947 con la partita tra Real Madrid Club de Fútbol e i portoghesi Belenenses. Lo stadio prese il nome di Nuevo Estadio Chamartín. L’impianto aveva una capacità di 75.145 spettatori, dei quali 27.465 a sedere (7125 coperti) e 47.500 in piedi (2000 coperti).
I primi lavori di restyling vennero effettuati nel 1954. Il 19 giugno dello stesso anno, alla fine dei lavori, lo stadio poteva accogliere 125.000 spettatori. In questo modo lo stadio madridista divenne il secondo in Europa per capienza dietro allo Stadio di Wembley. Il 4 gennaio 1955, dopo l’Assemblea Generale dei Soci, lo stadio venne intitolato a Santiago Bernabéu, presidente del club e artefice dell’impianto.
Nel 1982 la Spagna ospitò il mondiale di calcio FIFA. Per il Bernabeu fu progettato un grosso ammodernamento per poter ospitare le partite più importanti. L’ammodernamento fu effettuato ad opera degli architetti Luis e Rafael Alemany e a Manuel Salinas. L’opera durò sedici mesi ed ebbe un costo di 704 milioni di pesetas, di cui 530 versati dalla città di Madrid.
I lavori di Florentino Pérez
A metà degli anni ottanta l’UEFA introdusse nuove norme di sicurezza per l’aumento della violenza negli stadi europei, e per questo gli stadi dovevano essere dotati di accessi indipendenti per le diverse tifoserie, oltre all’installazione di posti a sedere per tutti gli spettatori. In virtù di ciò, lo stadio subì nuovi ammodernamenti. L’opera comportò la creazione del terzo anello nella tribuna Ovest e nelle curve, addossando i nuovi settori alla costruzione esistente con moduli elevati da imponenti martinetti idraulici.
Con l’arrivo di Florentino Pérez alla presidenza del Real Madrid, venne dato impulso al Plan Director del Estadio Santiago Bernabéu, con l’obiettivo di migliorare la comodità dello stadio e la qualità delle sue strutture, oltre a riportare la capienza ai livelli del passato. Furono infatti ampliate copertura e tribuna Est.
I lavori voluti dall’attuale presidente furono tantissimi. Una nuova facciata nella calle Padre Damián, nuovi spogliatoi, nuovi palchi e zone VIP. Ma anche un nuovo palco d’onore nella tribuna Est, una nuova tribuna stampa anch’essa ubicata in tribuna Est, un nuovo sistema audio e nuovi tabelloni video. A far compagnia a questi rinnovamenti anche una nuova sala dei trofei, nuovi bar, l’inserimento del riscaldamento nelle tribune, ascensori panoramici, ristoranti, scale mobili nelle torri d’accesso e la realizzazione dell’edificio multi-uso nella calle Padre Damián, che ospita il più grande negozio di una squadra calcistica e gli uffici del club. A seguito di questi lavori, lo stadio raggiunse l’attuale portata di 81044 posti.