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Robot predatori insegnano ai giovani zebrafish a riconoscere il pericolo

Un gruppo di scienziati ha realizzato dei robot predatori che hanno insegnato ai giovani zebrafish come riconoscere i pericoli

Gli scienziati in tutto il mondo stanno cercando sempre nuovi modi per studiare il comportamento cerebrale. Ora sembra che una rivoluzione potrebbe arrivare dai piccoli di zebrafish, larve di pesce zebra.

Infatti, un gruppo di ricercatori del Janelia Research Campus ha utilizzato dei robot predatori per inseguire le larve di pesce zebra e scoprire quali sono gli atteggiamenti di questi organismi quando si trovano a contatto con un pericolo diretto.

Difatti, i giovani zebrafish sono sempre stati visti come una risorsa per conoscere di più sul comportamento del cervello e sul metodo di apprendimento. Ora sono stati ottenuti nuovi risultati davvero tanto interessanti.

Ma quali sono questi risultati? Ecco tutto quello che c’è da sapere analizzando le conclusioni dell’esperimento pubblicate sul sito Janelia.org.

Robot predatori e zebrafish, ecco quali sono i risultati

In pratica, i ricercatori hanno messo le larve di pesce zebra in un’arena e hanno utilizzato dei robot predatori per rincorrerli. Perché? Perché finora gli scienziati credevano che i pesci zebra riuscissero ad apprendere soltanto delle associazioni semplici. Tuttavia, volevano testare se sono in grado di apprendere in situazioni naturali di pericolo che coinvolgono azioni come difendersi dai predatori e fuggire. Il team di ricercatori è stato guidato da Dhruv Zocchi e Misha Ahrens che hanno utilizzato dei robot cilindrici per rincorrere i pesci, simulando il comportamento dei classici predatori che si trovano in natura.

Ma quali sono stati i risultati? Ebbene, a quanto pare i ricercatori hanno scoperto che le larve di zebrafish sono capaci di apprendere il pericolo e trovare delle contromisure anche se hanno soltanto 5 giorni di vita. Dopo circa un minuto d’inseguimento, i pesci si coordinavano e riuscivano a sfuggire ai robot predatori per circa 1 ora. I pesci riuscivano anche a capire quali erano i robot predatori e quali invece avevano un atteggiamento inoffensivo.

Pesce zebra, ecco il comportamento studiato dagli scienziati (DepositPhotos) – BuildingCUE

Quali sono le conclusioni?

Lo studio sul comportamento del pesce zebra potrebbe avere delle conclusioni molto interessanti. In particolare, gli scienziati possono prendere spunto da questi risultati per riuscire a comprendere come comportamenti apparentemente semplici, potrebbero nascondere dei complessi collegamenti neuronali.

Grazie a questi esperimenti poi, ora è possibile studiare ancor meglio questi fenomeni cerebrali su larga scala. Chissà se tale risultato non possa portare ad applicazioni per gli esseri umani, così da capire meglio come il cervello umano possa recepire il pericolo, studiando poi delle contromisure per la protezione e la sicurezza.

Published by
Claudio Vittozzi