In Sardegna le case costano solo 1 euro
“Pronto, chiamo dalla Russia. Pronto, pronto, mi sente? Chiamo per la casa a un euro!“. Questa è la chiamata che Efisio Arbau, sindaco di Ollolai, ha ricevuto qualche settimana fa direttamente nel suo ufficio. Efisio era incredulo, non tanto per lo strano oggetto della chiamata, quanto per il fatto che uno straniero si fosse realmente interessato al progetto che qualche mese fa ha approvato e fatto partire in sordina. Ollolai infatti è uno dei diversi borghi italiani che hanno aderito al progetto “Case a un 1 euro“, l’iniziativa contro lo spopolamento e il rilancio delle zone interne della Sardegna, un modo sano e intelligente per combattere l’emigrazione della popolazione dai borghi medievali italiani.
“Ho pensato a uno scherzo – ha raccontato Efisio Arbau – Non mi sembrava possibile e invece era una persona interessata ad acquistare una delle nostre case in paese. Incredibile. Ma mentre parlavo con lui mi sono ricordato che quest’estate in paese era passato un moscovita che era rimasto affascinato dalle bellezze del territorio. Gliel’ho chiesto e lui mi ha risposto: “sì, sono io, si ricorda di me? Bene, ci vedremo presto, il vostro paese è magnifico. Mi raccomando, non venda tutte le case, ne lasci una per me”.
Che cosa è il progetto Case a 1 euro
Come tanti altri piccoli centri dell’entroterra sardo, anche Ollolai in questi anni sta combattendo una vera e propria battaglia per la sopravvivenza. In 50 anni circa metà dei suoi abitanti ha abbandonato la città, portando il numero degli attuali residenti ad appena 1.300. A causa di questa emigrazione aumentano ovviamente le case abbandonate, bellissime case storiche in granito grigio, circa 200, che attendono che qualcuno abbia interesse nel rimetterle in sesto. Ed è per combattere questo fenomeno che il Primo Cittadino di Ollolai ha ideato il progetto “Case ad 1 euro“, con l’obiettivo di restaurare, ristrutturare e riutilizzare il patrimonio edilizio abbandonato della città, ripopolando nel frattempo il borgo. Il progetto è tanto semplice quanto geniale: i proprietari di case sottoutilizzate o inutilizzate, per i quali l’immobile rappresenta solo un costo, cedono a prezzo simbolico la propria casa al Comune che la inserisce nel circuito della case ad 1 Euro. Gli acquirenti che diventano proprietari dell’immobile hanno l’unico impegno di ristrutturarlo e utilizzarlo per un tempo minimo di 3 anni, dando vita a un circuito economico virtuoso che avrà un riflesso diretto nel paese stesso. Il totale di una ristrutturazione, secondo le stime del comune, ammonterebbe a soli 20mila euro, ed è per questo che il progetto ha avuto e continua ad avere un enorme successo internazionale, che ha colto di sorpresa Efisio Arbau, convinto che quella chiamata ricevuta fosse uno scherzo telefonico.
Russia, Olanda, Belgio..
“Dopo quella telefonata dalla Russia, al centralino del Comune sono arrivate decine di chiamate da ogni parte del mondo – ha continuato il sindaco –. Non lo dico per piaggeria, ma mi sono inorgoglito nel rispondere alle tante persone che hanno chiamato dal Canada, dalla Germania, dal Belgio e, tantissimi, dall’Italia. Così mi sto convincendo di aver forse imboccato la strada giusta per combattere lo spopolamento e rendere più accogliente e vivo il mio paese”
Ho sempre pensato che il modo migliore per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi fosse quello di recuperare il patrimonio immobiliare
continua a spiegare Arbau in intervista rilasciata a La Nuova Sardegna. “Noi ci stiamo provando e le prime risposte sono andate molto al di là delle nostre aspettative. Una casa l’abbiamo già venduta, un’altra la consegneremo la prossima settimana, per altre due stiamo definendo i dettagli. Ma la sorpresa è quella della partecipazione concreta degli abitanti di Ollolai che hanno accettato di cedere all’amministrazione le loro case abbandonate da anni e ormai ridotte a veri propri ruderi”. Il progetto Case a 1 euro ha suscitato anche l’interesse di diversi media stranieri, con Ollolai citata dalla CNN e da alcune emittenti Olandesi. Questo perché Ollolai è l’unico borgo ad essere riuscito a rendere concreto questo progetto, a differenza di diversi altri comuni come Patrica, Lecce de Marsi o Fabbriche di Vergemolì in cui la situazione fatica a decollare.
Come partecipare al bando
Per partecipare al bando è necessario semplicemente collegarsi al sito del Comune di Ollolai e seguire i diversi avvisi. Se siete davvero intenzionati a partecipare e presentare il vostro progetto però dovrete affrettarvi, perché il bando scade il prossimo 10 febbraio alle ore 14.00. Il Comune di Ollolai ha specificato: “qualora dall’esito della valutazione delle domande effettuata in ordine di arrivo dovessero liberarsi degli immobili o se gli stessi dovessero essere incrementati, il Comune comunicherà mediante Avviso l’eventuale riapertura dei termini per la presentazione delle Domande”. Un progetto interessante, intelligente e lungimirante, e che non fa altro che confermare un aspetto di cui molto spesso ci dimentichiamo: l’Italia è uno dei paesi più belli del mondo, e tutti lo sanno.