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Lo Scalo di Porta Romana va a Coima, Covivio e Prada

La gara sullo Scalo di Porta Romana a Milano, indetta dal gruppo FS Italiane è stata vinta dalle società Coima, Covivio e Prada. L’intera area sarà venduta ai tre gruppi, alla cifra di 180 milioni di euro. Sebbene, la cifra possa sembrare eccessiva, il valore per la quale è stato aggiudicato il lotto pare essere di poco superiore alla media delle precedenti offerte. Un segnale forte per Milano e tutta la Regione Lombardia che, in questo momento così particolare, non ferma la rinascita anzi la sostiene.

Le stazioni ferroviarie riutilizzate

Tra le ristrutturazioni di scali ed ex stazioni di servizio puntano nomi importanti. Tra questi l’archistar Stefano Boeri, ideatore del progetto per la ristrutturazione dell’esistente stazione di Matera. L’idea, pensata per dare maggiore risalto e visibilità al luogo, ha subito fatto gola alle amministrazioni e ai cittadini di Matera. La manutenzione riguarda tutto il complesso, ma quello che risalta agli occhi è la grande apertura ricavata nel solaio di copertura della galleria interrata. Tale apertura si estende per circa 440 mq e mette in relazione le parti fuori terra e dentro terra della stazione. A sovrastare l’apertura, una pensilina in acciaio splendente e illuminata.

stefanoboeriarchitetti.net

Il Comune di Milano insieme alle Ferrovie dello Stato e altri gruppi, tra i quali Coima, sottoscrissero un accordo di programma per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse. Le prime soggette ad intervento furono quelle dello Scalo Farini e dello Scalo San Cristoforo, rispettivamente situate a nord est e sud est di Milano. Il progetto vincitrice aveva come idea la realizzazione di due parchi. In particolare lo Scalo di Farini con elemento a verde, lo Scalo di San Cristoforo con elemento acquatico. Gli interventi rigenereranno l’ecologia dell’intera città, fornendo ad essa aria e acqua purificata.

oma.eu

Lo Scalo di Porta Romana a Milano come Villaggio olimpico

La notizia, scritta a grandi lettere, è possibile leggerla sul sito ufficiale del gruppo Coima. Nel rapporto è scritto che il gruppo, composto dai tre colossi dell’investimento immobiliare Coima SGR, Covivio e Prada Holding S.p.A, si è aggiudicata la gara indetta da FS Sistemi Urbani Srl e Rete Ferrovia Italiana SpA per l’acquisto dello Scalo di Porta Romana. Il tutto per una cifra, che tanto astronomica non è viste le altre offerte di poco inferiori. Investiti 180 milioni di euro tramite il fondo d’investimento immobiliare denominato “Porta Romana” gestito dallo stesso gruppo.

affaritaliani.it

L’area totale del lotto è di circa 190 mila metri quadrati, situata a sud est di Milano. Il progetto prevede la sede del Villaggio Olimpico per ospitare gli atleti delle Olimpiadi Invernali, Milano – Cortina, del prossimo 2026. Il progetto, oltre ad essere di grande riutilizzo per un evento mondiale, sarà la casa della sostenibilità in cui regnerà il verde. La linea ferroviaria esistente sarà interrata e coperta da una collina a verde che fungerà da collegamento tra la zona d’interesse a sud est e il centro storico. Al termine delle Olimpiadi, l’intera zona continuerà la sua funzione, all’interno del territorio, come student housing con circa mille posti letto disponibili per studenti.

L’area che verrà riqualificata. Ph: repubblica.it

Visione a lungo termine

Le consegne dei lavori sono previste nel 2025. In tale data sarà possibile vedere questa imponente struttura, unica nel suo genere al livello mondiale, che prenderà il posto del fatiscente Scalo di Porta Romana. Il Villaggio olimpico offrirà grande credibilità all’intero Paese poiché, nonostante il periodo di grande crisi, è in grado di rigenerare un luogo privo di ambizione economica. Per la prima volta in Italia si assiste ad un tale investimento a lungo termine e forse potrebbe essere il punto di svolta, affinché i grandi investitori guardino diversamente le opportunità che il Paese offre. Manfredi Catella, Founder e CEO di Coima ha dichiarato:

La nostra strategia di investimento si fonda sulla rigenerazione urbana e sulla scala di quartiere, dove riteniamo possa essere sviluppato il maggiore grado di ricerca e sviluppo sul territorio integrando infrastrutture, ambiente e comunità.

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Gianluigi Filippo