Scoperta una stanza segreta nella piramide di Cheope
La piramide di Cheope continua a stupire. Dopo infatti il ritrovamento di un papiro che spiegava in maniera dettagliata il complesso sistema di canali utilizzato per il trasporto degli enormi massi con cui venne costruita la Grande Piramide di Giza e di cui abbiamo già parlato in un articolo (Piramide di Giza, svelato il mistero della costruzione), adesso un team di scienziati giapponesi dell’Università di Nagoya, tramite tecnologie all’avanguardia, ha identificato un importante spazio vuoto segreto all’interno proprio della Piramide.
L’incredibile scoperta è stata annunciata sulla rivista scientifica “Nature” dal team di ricercatori del progetto internazionale ScanPyramids, che da due anni sta scrutando nel cuore della più grande e antica costruzione del sito di Giza per rivelarne la sua struttura interna.
La tecnica di rilevamento
Per la scoperta di questa stanza segreta sono state utilizzate tecniche di rilevamento particolari e non invasive per non rischiare di danneggiare uno dei più grandi esempi di architettura antica ancora oggi intatti. Il metodo utilizzato è basato sulla fisica delle particelle e si chiama muografia. Questa tecnica permettere di interpretare il cammino di alcune particelle subatomiche, appunto chiamate muoni, che sono prodotte dall’interazione dei raggi cosmici provenienti dallo spazio con l’atmosfera terrestre. Il principio fondamentale è che queste particelle seguono traiettorie diverse a seconda che si spostino nell’aria oppure attraversino materiali differenti come la pietra. Attraverso l’interpretazione di queste traiettorie è quindi possibile rivelare la presenza di eventuali cavità interne. I muoni si comportano in maniera molto simile ai Raggi-X e il loro uso per scoprire vuoti strutturali non è inedito nell’archeologia.
Infatti non è la prima volta che nella Grande Piramide di Cheope si scoprono delle anomalie, delle quali abbiamo parlato approfonditamente in un articolo di qualche tempo fa (Anomalie termiche delle piramidi nel sito di Giza). Una prima anomalia fu rilevata nell’ottobre 2016, quando fu scoperto un corridoio localizzato vicino alla parete nord. Ora un’altra vibrazione anomala delle particelle, individuata nel marzo 2016 e studiata per un anno con diversi tipi di muografia, ha permesso di individuare questa nuova cavità.
Le dimensioni della stanza
La cavità è simile per dimensioni alla Grande Galleria, lo spazio che collega le camere mortuarie del Re e della Regina, e si estende per 30 metri al di sopra di essa. Questa intercapedine è stata osservata per la prima volta tramite un’attrezzatura che sfruttava il metodo fotografico delle emulsioni nucleari e che è stata installata nella camera della Regina. Questo grande vuoto è stato pertanto rilevato con tecniche differenti che hanno dato risultati concordanti; c’è quindi grande fiducia che questi rilevamenti costituiscano una svolta per la comprensione della piramide di Cheope e della sua struttura interna.
Al momento non esiste alcuna informazione sul ruolo di questa stanza segreta. Potrebbe essere composta da una o più strutture e potrebbe avere una disposizione orizzontale o leggermente inclinata, ma la sua funzione resta ancora un mistero. Attualmente non c’è nessuna intenzione di scavare all’interno della piramide per indagare, ma si pensa più che altro all’utilizzo di un’esplorazione via microrobot.
Questi risultati però mostrano come la fisica moderna delle particelle possa gettare nuova luce sul patrimonio archeologico mondiale.