Home » Trending News » Se hai cani e gatti in casa, ma il regolamento del condominio lo vieta, fregatene | L’amministratore non ci può fare nulla

Se hai cani e gatti in casa, ma il regolamento del condominio lo vieta, fregatene | L’amministratore non ci può fare nulla

cane e gatto insieme

Arriva la tutela giudiziaria (pixabay.com) - www.buildingcue.it

Se hai cani e gatti in casa, ma il regolamento del condominio lo vieta, non ti preoccupare: la legge tutela. 

Molti immaginano il condominio come una piccola comunità solidale, un luogo dove regna l’armonia. Tuttavia, la realtà quotidiana è spesso ben diversa: note sul portone, assemblee accese e tensioni per i minimi rumori oltre l’orario di silenzio.

Basta un nulla: una ristrutturazione che inizia troppo presto, un carrello della spesa lasciato in un angolo, o un’innaffiata al balcone nel momento sbagliato per trasformare la convivenza tra condomini in un costante confronto a suon di regolamenti e richiami.

Tra le molteplici fonti di tensione, uno dei temi più controversi è sicuramente la questione degli animali domestici; non tutti, infatti sembrano gradirli.

Questo argomento ha sollevato polemiche nel tempo, ma finalmente è stata raggiunta una chiarezza giuridica che riconosce un diritto spesso messo in discussione.

La sentenza che tutela il diritto

Come riportato da Brocardi, una recente sentenza del tribunale di Cagliari (n. 134 del 25 gennaio 2025) ha stabilito chiaramente che nessun regolamento condominiale può vietare ai residenti di tenere animali domestici nelle proprie abitazioni. Questa pronuncia si allinea alla riforma del condominio introdotta con la legge n. 220 del 2012, che ha modificato l’art. 1138 del codice civile. Secondo questa norma, anche se un regolamento fosse stato approvato all’unanimità, non può contenere divieti che limitano i diritti fondamentali dei condomini, come quello di condividere la propria vita con un animale. Il caso analizzato dal tribunale riguardava un rifiuto opposto a un proprietario che voleva entrare con il proprio cane nel palazzo: il divieto è stato dichiarato nullo.

Il giudice ha anche chiarito che questa disposizione si applica ai regolamenti contrattuali redatti prima della riforma del 2012, considerandoli nulli per intervenuta illegittimità. La nuova normativa non fa distinzione tra regolamenti approvati in assemblea e quelli redatti nei rogiti notarili: tutti devono adeguarsi al principio che tutela il legame tra esseri umani e animali. Questo orientamento si inserisce in una visione più ampia, sia a livello nazionale che europeo, che riconosce sempre più agli animali lo status di esseri senzienti.

cane e gatto insieme
La sentenza che tutela il diritto (pixabay.com) – www.buildingcue.it

Le uniche limitazioni

Tuttavia, come specificato da Brocardi, esistono alcune regole comportamentali da seguire. L’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013 stabilisce che nelle aree comuni del condominio, gli animali devono essere tenuti al guinzaglio, e in presenza di altri condomini in ascensore, è obbligatorio l’uso della museruola.

Rimangono valide anche le eventuali clausole nei contratti di locazione, dove il locatore può legittimamente vietare al conduttore di avere animali in casa. Ma per i proprietari, ora nessuno potrà più dire “vietato l’ingresso ai cani”.