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Segreen Business Park, a Milano un nuovo concetto di uffici

Milano negli ultimi anni è cresciuta tantissimo. Non solo la crescita della città Meneghina ha visto fiorire l’arte, la moda, l’economia, anche l’architettura e le costruzioni in generale stanno correndo veloce. Ogni angolo è in costruzione, grattacieli di medie o grosse dimensioni si ergono nella nuova linea di orizzonte cittadina. Nuovi complessi abitativi inevitabilmente si espandono su tutta la superficie, anzi, l’espansone verso nord, zona Monza, sembra non fermarsi ed a breve inglobare anche la provincia.

Spazi e lavoro

Un tema molto caldo però resta quello degli spazi di lavoro. Nuove strutture adibite a spazi lavorativi sono necessarie. Un intervento particolare è quello firmato a Milano da Studio Elementare che integra nuovi principi di benessere ambientale e transizione tra spazi aperti e chiusi. bilanciando il tutto e rendendo la vita sicuramente più facile al lavoratore.

Un edificio per uffici non convenzionale, dove Architettura e territorio, persone e natura si legano armoniosamente attraverso il colore e la composizione delle strutture. Parliamo di un edificio immerso nel verde su tutti i piani. Gli spazi pubblici sono al piano terra, un ampio giardino pensile è presente sulla sommità. Nasce l’ampliamento del Segreen Business Park, progettato dallo studio Elementare, dalla demolizione di un grande edificio ex Microsoft. Ad oggi l’edificio è stato ricostruito per creare un nuovo volume orientato agli standard LEED WEEL con particolare attenzione al benessere personale.

Gli spazi ed i volumi

Il nuovo edificio si integra quindi in un ambiente già “formato”, esprimendo il suo carattere attraverso nuovi volumi, progettazione del verde e servizi lungo il percorso centrale che diventa l’elemento di collegamento tra le due parti.

L’edifico è composto da più corpi di fabbrica, però si presenta come un edificio unico composto da volumi semplici; la differenziazione avviene con colori e texture leggermente diversi nei piani orizzontali e nei pannelli e un elemento inferiore al centro con la sua verticale.

Per quanto riguarda la facciata presenta una cornice sospesa con uno schema triangolare. Ne risulta una serie di volumi con funzioni specifiche, simili per forma e materiale, ma logicamente disposti insieme, definendo idealmente le nuove proporzioni dello spazio aperto della città percorribile.

Il nuovo volume conserva parte della struttura originaria, completamente ridisegnata e rivestita, suddivisa in più volumi simili tra loro ma diversi per altezza, spaziatura dei rivestimenti, colore e posizione.

Paolo Pasquini fondatore dello studio in un intervento ci spiega:

“Il progetto è un organismo nuovo, capace di adattarsi all’ambiente circostante, alla stagione e al momento della giornata. Il rapporto continuo con la natura è stato il punto di partenza anche per la scelta dei materiali utilizzati”.

Studio Elementare Paolo Pasquini Architetto

La sede dello studio è a Milano con oltre 10 anni di esperienza in diverse tipologie di progetti. Le aree di interesse vanno dalla pianificazione urbana all’architettura e all’interior design.

L’ idea di Studio Elementare nasce da un concetto applicabile ad ogni intervento; soprattutto nella complessità del mondo contemporaneo. Poter offrire un servizio umile basato sull’ascolto, sulla condivisione e infine sullo sviluppo del prodotto finale, curando tutti gli elementi senza sacrificare nessun aspetto e nulla alla casualità.

Il fondatore Paolo Pasquini si laurea all’Università di Firenze, e dopo una prima esperienza professionale a Pisa (progetto espositivo per la Galleria Storica della Certosa di Pisa presso il Museo di Storia Naturale), avvia un’importante collaborazione con l’architetto Italo Rota a Milano (Biblioteca Audiovisiva di S. Sisto a Perugia, concorso di progettazione per il Nuovo Museo del Novecento a Milano), e con Aukett+Garretti, (Parco direzionale Bodio Center a Milano, Concorso per l’ex Polo Urbano Fiera a Milano).

Tra i più importanti progetti sviluppati si ricordano: Milano Maciachini Masterplan, urbanistica e progettazione per lo sviluppo delle aree dismesse Carlo Erba – Superficie territoriale 65.000 mq, GLA 95.000 mq; Edifici Food Park, due edifici dedicati a un ristorante free flow nella stessa area; Complesso residenziale Lamarmora a Brescia per circa 20.000 mq di cui 30.000 mq di parco pubblico paesaggistico; il Conservatorio delle Farfalle, presso Diga di Alento (Salerno), un progetto sperimentale per l’integrazione di elementi fotovoltaici nella progettazione architettonica per ENEL Green Power. Le attività dello studio comprendono anche servizi di direzione artistica, progettazione di mostre e interior design.

Edifici Food Park,Milano
Published by
Giuseppe Manzo