Siamo alle solite, le detrazioni si assottigliano sempre più | Il Bonus per la ristrutturazione perde forza: le conseguenze sotto gli occhi di tutti
Oltre al rallentamento del ritmo di crescita delle detrazioni, si osserva anche una decelerazione nell’avanzamento dei lavori.
Negli ultimi anni, il settore dell’edilizia in Italia ha vissuto una fase di profondo cambiamento, con il lancio di numerosi incentivi statali volti a promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. In questo contesto, è stato introdotto uno degli strumenti più discussi e rilevanti: il Superbonus. Questo incentivo ha suscitato un notevole interesse, spingendo molti cittadini e imprese a investire in progetti di miglioramento dell’efficienza energetica.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale e il volume di lavori avviati, sono emerse nel tempo diverse criticità. In particolare, il sistema di detrazioni fiscali, che rappresentava uno dei punti di forza dell’incentivo, ha iniziato a mostrare segni di rallentamento. Gli investimenti, inizialmente spinti da aliquote molto favorevoli, hanno subito una graduale frenata, lasciando spazio a interrogativi sul futuro dell’incentivo.
Le ragioni dietro questo rallentamento non sono facilmente identificabili in un singolo fattore. Potrebbe trattarsi di una combinazione di variabili, tra cui l’andamento del mercato immobiliare, i costi crescenti dei materiali e, soprattutto, le modifiche normative che hanno inciso sull’aliquota detraibile. In ogni caso, questo calo sta spingendo a una riflessione più ampia sull’efficacia a lungo termine di tali incentivi fiscali.
La questione è particolarmente rilevante perché il Superbonus ha rappresentato non solo uno strumento per promuovere la sostenibilità, ma anche una leva importante per il rilancio economico del settore edilizio in Italia. Ora, con l’apparente decelerazione, si pone la necessità di analizzare in dettaglio le cause e le possibili soluzioni per garantire che gli investimenti continuino a sostenere la transizione ecologica.
Il rallentamento degli investimenti
Secondo un recente report pubblicato dall’ENEA, che ha fornito dati aggiornati fino al 31 agosto 2024, il Superbonus ha raggiunto un costo complessivo di 123 miliardi di euro. Tuttavia, a fronte di queste cifre imponenti, il ritmo di crescita delle detrazioni ha subito un significativo rallentamento rispetto agli anni precedenti. Mentre in passato le detrazioni aumentavano di miliardi ogni mese, ad agosto 2024 si registra un incremento di soli 57 milioni di euro.
Questo dato indica chiaramente una diminuzione dell’interesse verso il Superbonus, probabilmente legata alle modifiche alle aliquote di detrazione. La riduzione progressiva dal 110% al 90%, e successivamente al 70%, ha avuto un impatto evidente sulla propensione di cittadini e imprese a usufruire dell’incentivo.
Le conseguenze sulle detrazioni e sui lavori
Parallelamente al rallentamento delle detrazioni, si osserva una decelerazione nell’avanzamento dei lavori. Al 31 agosto 2024, i progetti completati rappresentano il 96,1% del totale, con un incremento minimo rispetto al mese precedente, quando la percentuale era ferma al 95,8%. Questo riflette una perdita di slancio evidente, dovuta non solo all’abbassamento delle aliquote, ma anche alla crescente complessità burocratica che ha reso più difficoltoso l’accesso ai fondi.
Molti professionisti e imprese del settore edilizio segnalano infatti che le procedure per accedere alle detrazioni e ai bonus si sono fatte via via più articolate, scoraggiando molti potenziali beneficiari. Inoltre, la progressiva riduzione degli incentivi ha contribuito a una diminuzione delle richieste, incidendo sia sul numero di progetti avviati che sul completamento di quelli già in corso. Di conseguenza, l’effetto incentivante che in passato aveva spinto molti investimenti sembra ormai affievolirsi, facendo emergere nuove sfide per il futuro del Superbonus.