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Silvio Berlusconi urbanista: Milano 2 e 3 e l’inizio di una continua espansione meneghina

Ci lascia il Cavaliere Silvio Berlusconi, quell’uomo che fu grande imprenditore di successo; l’inventore della televisione privata in Italia; il presidente più vincente del calcio italiano, pluricampione in Europa e nel mondo; il fondatore di Forza Italia nonché il presidente del Consiglio che più a lungo ha resistito e guidato il Paese durante la Seconda repubblica. Il leader si è spento alle 9.30 di ieri 12 giugno del 2023 all’ospedale San Raffaele di Milano. L’annuncio comunicato circa un’ora più tardi, dopo l’arrivo alla struttura ospedaliera della famiglia.

L’imprenditore edile ed i primi investimenti, Milano 2

Il progetto Milano 2 nasce tra il 1969 e il 1979 a Segrate, periferia nord-est di Milano. Ideata per essere considerata una città ideale, tranquilla, sicura, con ampi spazi verdi, lontana dal centro cittadino. Figlia del prodotto dalla società Edilnord. Nel 1979, il quartiere si chiamerà Milano 2 periferia nord-est di Milano; il progetto prevedeva 2.600 appartamenti per 10.000 abitanti.

È stata concepita come una città ideale, quella ideata da Silvio Berlusconi e progettata dall’architetto Giancarlo Ragazzi (lo stesso che ha progettato l’anello di San Siro), Giuseppe Marvelli e le parti del paesaggio integrato in una nuova formula urbana, progettate da Enrico Hoffer.

La commessa di costruzione è affidata alla ditta Edilnord Centri Residenziali Sas. Milano 2 progettato per fornire una zona residenziale tranquilla e sicura con ampie aree verdi lontano dal centro cittadino allora più pericoloso. Le aree residenziali sono attraversate da percorsi pedonali e ciclabili, mentre le strade automobilistiche si trovano più in basso rispetto all’area urbana. L’85% della superficie di Milano2 è costituita da aree verdi, la cui cura e manutenzione è affidata a fitopatologi, agronomi e ditte specializzate.

Nel 1974, presso il Palazzo dei Cigni, di proprietà dell’editore Giacomo Properzi, iniziò la prima trasmissione via cavo dell’emittente Telemilanocavo, che trasmetteva in tutti gli appartamenti del complesso film, notiziari ed eventi che si svolgevano nelle vicinanze. Pochi anni dopo, l’emittente iniziò le trasmissioni aeree e fu venduta a Berlusconi con il nome di Telemilano (diventato poi Canale5). Il quartiere dispone di 10 km di percorsi pedonali, 5 km di piste ciclabili e 9 ponti pedonali su strade riservate ai veicoli.

La seconda creatura di successo, Milano 3

Milano 3 si trova a Basiglio, a sud-ovest di Milano. Comprende anche il Milano 3 City Business Center. Progettato a metà degli anni ’70 e costruito tra il 1980 e il 1991 dalla società Italcantieri del Gruppo Edilnord (diventati poi Cantieri Riuniti Milanesi); conta circa 3.300 appartamenti in zona, oltre a Palazzo Meucci, sede della Banca Mediolanum (altro investimento di successo figlio del grande genio di Berlusconi).

Anche qui, come per Milano2, il verde ricopre l’85% della superficie totale, mentre il 10% è occupato da abitazioni e il 5% da strade, che si suddividono in corsie per autoveicoli, pedonali e ciclabili; esiste anche un’agenzia speciale di supervisione per la sicurezza dei residenti con 26 addetti alla sicurezza che vigilano notte e giorno.

Un po’ di storia del recente passato

L’inizio nel settore dell’edilizia a metà degli anni Sessanta; Berlusconi costruisce a Brugherio il quartiere Edilnord, ma le cose sono andate non secondo le previsioni e come si sperava, decide di riprovarci. Acquista un terreno alluvionale affacciato sul Lambro nel settembre 1968. Quella zona ora confluisce nella periferia milanese, stretta tra la tangenziale e l’aeroporto, 50 anni fa era una vasta distesa di campi e cascine.

Due sono gli ostacoli più duri a cui deve porre rimedio in fretta: ottenere la conversione del terreno da agricolo a residenziale dal Comune di Segrate (il comune di cui fa parte Milano Due), e far modificare a Roma alcuni dei percorsi di rotte aeree che renderebbero poco appetibili gli appartamenti. Proprio dai primi anni settanta che cominciano a nascere sul territorio anche i primi comitati antirumore. Alla fine riescono, tutti insieme, a dare vita a un coordinamento e quindi a centrare l’obiettivo ed in seguito a far spostare alcune rotte.

Le vendite di condomini stanno iniziando a salire. Gli appartamenti sono di alta qualità residenza di lusso. Dispone di negozi, servizi, campi da tennis, un campo da calcio ora intitolato a Raimondo Vianello e una piscina. Berlusconi ordinò agli architetti di cablare tutti gli appartamenti per la TV via cavo, la sua tv privata doveva arrivare in tutte le case e in tutte le famiglie. Erano gli anni delle prime televisioni private, il 24 settembre 1974, Giacomo Properzj e Alceo Moretti, due esponenti del Partito Repubblicano Lombardo, affascinati dal mondo dei tubi catodici, decisero di capitalizzarlo e insieme a Tele Biella fondarono Telemilanocavo, una delle prime televisioni private.

La loro redazione di Milano 2 ha aperto in un negozio vuoto in una piazzetta affacciata sul lago e ha iniziato subito a trasmettere riunioni di appartamento, feste di compleanno, curiosità locali e documentari presi in prestito dalla vicina Mondadori. La TV è in crescita, ma le entrate pubblicitarie sono leggermente in calo. I costi di produzione sono molto alti. Berlusconi ha investito molto per convertire il piccolo studio televisivo Telemilanocavo in Canale Cinque, marchio registrato ufficialmente a Milano nel 1979. Tutto sembra frutto del caso, pura coincidenza ma è il genio di un uomo visionario e precursore dei tempi.

Le reazioni alla morte di Silvio Berlusconi

Giorgia Meloni ha affidato ai social il suo ricordo sentito e molto commosso.

“Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia. Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si lascia ad una dichiarazione sulla morte di Silvio Berlusconi.

“Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”.

Anche Papa Francesco ha inviato un telegramma di condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi esprimendo tutto il suo cordoglio.

“Sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”. “Sua Santità invoca dal Signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita. Mi unisco al cordoglio con un fervido ricordo nella preghiera”.

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Giuseppe Manzo