Slauerhoff Bridge: il ponte-bilanciere olandese alleato di auto e… barche!
Per definizione, un ponte è una struttura progettata per permettere lo scavalco di un corso d’acqua ad una qualsiasi via di comunicazione. Questo a prescindere che vi transitino auto, treni, condotte idrauliche o aerei (vedasi l’incredibile estensione della runway dell’aeroporto di Madeira). Generalmente queste opere sono fisse, nel senso che a parte le deformazioni fisiologiche (dovute principalmente ad effetti termici o reologici dei materiali) non sono presenti meccanismi mobili.
Se entriamo nel mondo dei ponti basculanti, il discorso cambia totalmente. Questi, infatti, presentano (in tutto o in parte) dei meccanismi che ne permettono il movimento in determinate situazioni. Tipicamente, ciò avviene nei corsi d’acqua laddove il franco idraulico (la distanza fra intradosso impalcato e pelo libero dell’acqua) sia insufficiente a far transitare natanti sotto l’opera. Se nel nostro paese opere simili non sono così frequenti, nei paesi del Nord Europa è invece possibile trovarne in gran quantità. Un esmepio è il Cirkelbroen, ponte ciclopedonale mobile situato a Copenhagen.
Questo tipo di ponti possono essere strutturalmente molto differenti da loro in relazione a dimensioni di impalcato, entità degli spostamenti da eseguire e, soprattutto, tipologia di meccanismo mobile. Decisamente particolare è il ponte basculante di cui ci accingiamo a raccontarvi, lo Slauerhoff Bridge olandese.
Conosciamo più da vicino lo Slauerhoff Bridge
Lo Slauerhoff Bridge (più noto in lingua olandese come Slauerhoffbrug) è appunto un ponte basculante completamente automatico situato nella città di Leeuwarden, comune nel nord della provincia olandese della Frisia. Si tratta di un’opera con doppia carreggiata (una stradale ed una ciclopedonale) su cui transita la Slauerhoffweg, una delle vie che attraversa la parte più occidentale della città. Il ponte permette lo scavalco dell’Harlingervaart, uno dei caratteristici canali che attraversano capillarmente le città olandesi.
L’opera, inaugurata nel 2000, non porta il nome di un famoso studio di ingegneria o di un archistar. Ovviamente l’ingegneria c’entra sempre, sia chiaro, ma la particolarità dell’opera ha visto coinvolta la società olandese Van Driel Mechatronica BV. Questa società d’ingegneria è specializzata in strutture dove la componente meccanica va di pari passo con quella elettronica ed informatica (un esempio è proprio lo Slauerhoff Bridge).
Il ponte consta di una piastra metallica spessa circa 0.75 metri, di dimensioni planimetriche pari a 15 metri per 15 metri. Questo utilizza due bracci metallici, che si innestano nella piastra d’impalcato, per movimentare una porzione di strada e pista ciclabile durante il transito di natanti nel canale. L’opera è dipinta in giallo e blu, colori rappresentativi della bandiera e del sigillo della città di Leeuwarden. Questo ponte basculante è noto anche come “Ponte levatoio volante di Slauerhoffbrug”.
A differenza dei classici ponti levatoi (in cui l’impalcato, solitamente, ruota mediante delle cerniere sollevandosi e lasciando centralmente il franco libero necessario per il transito dei natanti), in questo caso l’opera si muove come un bilanciere, sfruttando il grande contrappeso posto dall’altra parte dell’impalcato per ruotare attorno ad un perno centrale. Un’opera siffatta può essere sollevata ed abbassata in modo rapido ed efficiente, consentendo rapidamente il passaggio del traffico idrico e bloccando solo brevemente quello stradale.
I più famosi ponti mobili olandesi
Lo Slauerhoff Bridge, come detto, è solo uno dei tanti ponti basculanti presenti in Olanda. Prima di elencarne i principali, però, c’è da fare una doverosa distinzione che è propria del paese dei tulipani. In olandese l’accezione “ponte basculante” si traduce con basculebrug, facendo riferimento ad opere che hanno il loro contrappeso rigidamente collegato all’impalcato. Se c’è un collegamento a cerniera, l’opera prende il nome di ophaalbrug (letteralmente “ponte levatoio”).
Detto ciò, fra i principali ponti mobili olandesi ci sono:
- l’Erasmusbrug a Rotterdam. Questo bellissimo ponte strallato, lungo complessivamente 802 metri, detiene un primato particolare. La sua campata più meridionale, di tipo mobile, coi suoi 89 metri è la più grande e pesante di tutta l’Europa occidentale;
- il Ketelbrug a Flevoland. E’ un ponte a travata di lunghezza totale pari a circa 800 metri che presenta una campata d’estremità di tipo levatoio;
- il Magere Brug ad Amsterdam. E’ una delle opere mobili più famose d’Olanda, permettendo a pedoni e ciclisti di scavalcare il fiume Amstel. Pitturata di bianco, la lignea campata centrale viene sollevata automaticamente mediante un sistema di cavi che collegano l’impalcato a pensiline agganciate alle torri d’estremità della campata mobile;
- il Brug 360, anche questo ad Amsterdam. Si tratta di un ponte levatoio ciclopedonale che scavalca il canale Schinkel, del tipo a contrappeso (abbastanza simile allo Slauerhoff Bridge). La differenzea consiste nel fatto che in questo caso contrappeso ed impalcato sono collegati da cavi (e non da bracci metallici);
- il Van Brienenoordbrug a Rotterdam. Quest’opera consiste in un grande ponte autostradale ad arco gemello a via inferiore che scavalca la Nuova Mosa. All’estremità Nord del collegamento sono presenti tre ponti basculanti per il passaggio di natanti.