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Smartphone, le nuove truffe partono da un semplice codice | Siamo sempre più facili bersagli: si resta fregati e senza soldi

Smartphone

Smartphone (Pixabay foto) - www.buildingcue.it

Basta un semplice codice per essere truffati solo attraverso il tuo smartphone. Ormai è sempre più facile farci truffare!

Le truffe telefoniche sono uno dei metodi più comuni per ingannare le persone e ottenere informazioni sensibili o denaro.

I truffatori spesso si spacciano per enti ufficiali, come banche o aziende, e chiedono dati personali tramite telefonate ingannevoli. 

Spesso, le vittime sono convinte a fornire informazioni bancarie o a trasferire denaro in cambio di vantaggi fittizi. Le chiamate possono sembrare urgenti, aumentando la paura e il senso di necessità. 

Una delle truffe più pericolose è quella in cui i malfattori chiedono accesso remoto ai dispositivi della vittima per rubare denaro o informazioni personali.

Come funziona questa truffa

Il quishing è una truffa emergente che sfrutta i QR Code, un codice a barre bidimensionale utilizzato quotidianamente per varie attività, come il pagamento di parcheggi o la lettura di menù. I cybercriminali creano codici falsi che indirizzano l’utente verso siti web fraudolenti. Qui, i dati sensibili dell’utente, come le credenziali bancarie, vengono rubati tramite malware senza che l’utente ne sia consapevole. Poiché il codice è invisibile agli antivirus, la minaccia è difficile da rilevare.

La diffusione di questa truffa è in aumento. Negli ultimi mesi, le segnalazioni di attacchi tramite QR Code sono cresciute drasticamente, con un incremento del 587% secondo alcune ricerche. Questo fenomeno è allarmante, poiché il QR Code è diventato uno strumento comune nelle attività quotidiane. Gli hacker ne approfittano, sfruttando la fiducia degli utenti, che generalmente non verificano l’URL dopo aver scansionato un codice.

Caricabatterie smartphone
Caricabatterie e smartphone (Pixabay FOTO) – www.buildingcue.it

Rischi e contromisure

Il rischio principale del quishing è che, una volta scansionato un QR Code infetto, l’utente può essere indirizzato a un sito “civetta” progettato per rubare informazioni personali. Questo tipo di attacco è particolarmente pericoloso poiché può infettare il dispositivo dell’utente con un malware, che poi raccoglie e trasferisce i dati a malintenzionati. La truffa può passare inosservata, lasciando il tempo agli hacker di agire senza ostacoli.

Per difendersi dal quishing, la Polizia Postale consiglia di adottare le stesse precauzioni utilizzate contro altre truffe informatiche, come il phishing. È fondamentale verificare sempre l’URL a cui il QR Code conduce, evitando link sospetti o abbreviati. Conoscere queste precauzioni e sensibilizzare gli utenti sui pericoli del quishing può ridurre significativamente i rischi associati a questa nuova minaccia. Se hai qualche dubbio, e se pensi di essere stato truffato, segnala subito il problema alle forze dell’ordine.