Architettura

Il nuovo stadio di Guangzhou: un fiore da 1 miliardo di dollari

Se pensavate che la Cina potesse fermarsi per l’emergenza Covid-19 vi sbagliavate di grosso. Dopo una lunga fase di stop, il Paese ritorna a lavorare e pensare in grande. E lo fa dando il via alla costruzione di uno stadio a forma di fiore riservato alla squadra di calcio Guangzhou, allenata da Fabio Cannavaro. Un forte segnale di rinascita, a dispetto di chi analizza la crisi economica cinese.

L’enorme fiore di loto

A pensare tale colosso, il club Guangzhou Evergrande, militante la lega Chinese Super League che punta a costruire uno degli stadi più capienti al mondo. Lo stadio dalla particolare forma a fiore di loto, simbolo di purezza e profonda spiritualità per la cultura cinese, avrà una capienza di 100.000 posti, superando i più grandi impianti calcistici come il Camp Nou, Wembley Stadium e il Croke Park.

Interno dello stadio – Ph. thesun.co.uk

Lo stadio occuperà una superficie di 3 milioni di metri quadrati sulla quale si eleverà l’impianto di circa 150.000 metri quadrati. La forma e l’aspetto ricordano quello di un gigantesco fiore di loto che si erge tra i grattacieli della più grande città costiera del sud della Cina. All’interno sembrerà di stare nel futuro. Tra le sinuose curve dello stadio spunteranno i tabelloni digitali sulle pareti. Dall’esterno invece avrà la forma di un vero e proprio fiore gigante, con elementi simili a petali sovrapposti di colori sfumati rosso e giallo (colori dell’omonima squadra di calcio).

Vista dall’alto dello stadio – Ph. thesun.co.uk

Le spese dell’intero progetto saranno sostenute dal gruppo Evergrande, proprietario della società di calcio, che metterà a disposizione una cifra di 12 miliardi di yuan, l’equivalente di 1,7 miliardi di dollari. Il presidente del gruppo Evergrande, Xia Huaijun, si esprime entusiasta del progetto che potrebbe prendere forma entro dicembre 2022. Lo stesso ha espresso “L’Evergrande Stadium diventerà un nuovo punto di riferimento a livello mondiale, comparabile all’Opera House di Sydney e il Burj Khalifa di Dubai”.

Un progetto ambizioso

Il nuovo stadio dei Guangzhou a forma di fiore va oltre le apparenze. Lo stadio sarà il primo dei tre in progetto. Infatti, la Cina punta alla realizzazione di almeno tre stadi, con capacità superiore agli 80 mila posti, per dimostrare al calcio internazionale che la lega calcistica ha intenzione di entrare nell’élite. Infatti, nei prossimi anni, in Cina, si disputeranno Mondiale per club (2021) e Coppa d’Asia (2023). È chiaro l’obiettivo del governo cinese: rendere la Cina un’autorità nel calcio mondiale.

Gli stadi più grandi del mondo

I 100.000 posti in progetto non basteranno per far si che lo stadio “fiore” dei Guangzhou diventi il più capiente al mondo. Infatti, tale primato spetta al Rungrado May Day Stadium, un colosso da 150.000 posti situato a Pyongyang in Corea del Nord. Lo stadio è cosi grande che ospita, addirittura, gare di atletica oltre che calcistiche. Una struttura di altezza (massima) di 60 metri con una copertura di 94.000 metri quadrati. Anche la sua forma è particolare con arcate che ricordano i petali di un fiore.

Rungrado May Day Stadium – Ph. atletanews.sport

Anche nella classifica degli stadi più curiosi, allo stadio dei Guangzhou spetta una posizione abbastanza bassa. Sono molteplici gli stadi di calcio, nel mondo, con forma strana, curiosa o strutturalmente particolare. Per la squadra del Getafe è in progetto uno stadio dalla forma tipica di un’astronave aliena.

Rendering del nuovo stadio del Getafe – Ph. corriere.it

E se parliamo di caratteristiche strutturali particolari non possiamo non menzionare lo Westhills Stadium, uno stadio completamente smontabile che è possibile assemblare tramite moduli prefabbricati. Più piccolo ma decisamente più eco-friendly è lo stadio dei Gloucestershire, progetto che sarà costruito in Inghilterra. Lo stadio sarà completamente in legno e autoalimentato da pannelli solari. Insomma, alcuni pensano in grande, alcuni vanno di fantasia. L’importante è diventare un’icona mondiale.

Published by
Gianluigi Filippo