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Una statua di San Nicola di 70 metri sorgerà a Bari

Incredibile, ma vero. Una statua di San Nicola sarà costruita sul lungomare di Bari e sarà alta 70 metri, come una sorta di Statua della Libertà pugliese. Il legame tra la città e il santo protettore è strettissimo, trasformando San Nicola come uno dei simboli della città di Bari. Per questo motivo è nata l’idea di voler realizzare una statua, cioè una dimostrazione dei sentimenti di affetto e orgoglio che i cittadini sentono. L’idea nasce dall’associazione “Una statua per San Nicola”, che ha trovato anche il luogo ideale: un terreno nelle vicinanze del Varco della Vittoria del porto sul lungomare Vittorio Veneto, a poca distanza dall’ingresso Orientale della Fiera del Levante.

Il 23 Ottobre si è riunito in città il comitato tecnico per la realizzazione della statua di San Nicola. Coordinata dal prof. Enzo Varricchio, è composta dal prof. Alessandro Reina, geologo e componente del Consiglio Nazionale dei geologi, dal prof. Fabio Fatiguso, ingegnere e prorettore del Politecnico di Bari, dalla prof.ssa Loredana Ficarelli, architetto e Prorettrice del Politecnico di Bari, dall’arch. Luigi Mirizzi, già componente del consiglio nazionale degli architetti e dal prof. Bruno Notarnicola, ordinario di merceologia a Taranto. In un post social, l’associazione mostra dei disegni datati 1999 dell’arch. Saverio Bisceglia, in cui ipotizzava il collocamento della statua in tre luoghi diversi. Parliamo di punti diversi del lungomare, ognuno perticolare per prospettive e scorci offerti.

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La statua di San Nicola simbolo di una città

La scelta del luogo è avvenuta poiché ricadrebbe in un’area demaniale. “La scelta – spiegano dall’associazione – è stata motivata dalla demanialità dell’area, dalle dimensioni e ampia visibilità della statua da tutte le direzioni per assenza di ostacoli e dal contesto ambientale, ideale per creare un movimento turistico dalla Basilica alla statua attraverso navette, decongestionando il centro urbano e riqualificando completamente l’area”. Non solo quindi un un vezzo culturale, si vuole usare questa come occasione di riqualificazione e sviluppo di un’area urbana fortemente strategica. Soprattutto a seguito della crisi economico-sanitaria che stiamo vivendo, potrebbe essere impulso a nuove attività turistiche nell’area. Infatti sono molti i progetti che interesseranno l’area marittima del Capoluogo pugliese, basti pensare alla nuova gestione “Smart” del porto; oltre all’importante realizzazione dell’alta velocità che la connetterà con Napoli.

La statua avrà un’altezza di 70 metri in totale, di cui 50 metri saranno costituiti dal corpo del santo, 20 metri, invece, saranno dedicati al basamento. L’ingombro in pianta sarà 25×25 metri, dato proprio dalla base quadrata del piedistallo. Il suo ingombro effettivo, però, dovrà essere pari a 20 metri, per consentire l’inserimento all’interno di due ascensori e scale di sicurezza. La statua, con questa struttura, sarebbe visibile da una distanza di circa 20 km in linea d’aria. Molti già la paragonano alla Statua della Libertà americana, un paragone arduo oppure ragionevole?

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Perché non bisogna paragonarlo alla Statua della Libertà

Sappur un’opera mirabolante, la statua di San Nicola non potrà mai essere paragonata a quella della Libertà americana, per alcuni validi motivi. La seconda possiede un bagaglio storico monumentale che la nuova rappresentazione del santo barese potrà avere soltanto tra qualche centinaio di anni. L’altezza della statua, pur essendo di 70 metri, sarà più bassa dei 93 della “Statue of Liberty” senza contare il fatto che questa è collocata su un suggestivo isolotto posizionato al largo di New York.

E’ anche il simbolo del legame pacifico tra gli Stati Uniti e la Francia. Infatti, il primo modello della statua, in scala ridotta (11,50 m), fu costruito nel 1870. Si trova a Parigi, vicino al ponte Grenelle, sull’Île aux Cygnes, un’isola sulla Senna, nelle vicinanze del vecchio laboratorio di Bartholdi. Donato alla città il 15 novembre 1889, guarda verso l’Oceano Atlantico, verso la sua “sorella maggiore” nel porto di New York, eretta tre anni prima. Prima di diventare il simbolo della città, la statua, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, fungeva da faro. Fu anche il primo faro a elettricità, visibile in un raggio di circa 40 chilometri.

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Marcello Raiano