Stonehenge, il luogo incantato avvolto da un mistero millenario | Archeologi hanno finalmente detto la verità
Stonehenge, il mistero millenario si infittisce: scoperta rivoluzionaria riscrive l’origine delle sue pietre neolitiche.
Piramidi, mondi sommersi, strani vulcani e immensi deserti, ci sono luoghi nel mondo che nascondono grandi misteri che ancora l’uomo non è riuscito a scoprire fino in fondo. Uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi del mondo si trova nel Regno Unito, e più precisamente in Inghilterra, nello Wiltshire. Stiamo parlando di Stonehenge.
Stonehenge è un sito neolitico che ogni anni attira a sé migliaia di turisti da tutto il mondo, che accorrono incuriositi dalle singolari pietre, chiamate megaliti, che compongono un cerchio.
L’origine di questa strana formazione è ancora avvolta nel mistero, e nel corso della storia ci sono state diverse teorie che hanno spaziato al punto da superare anche i confini della fantasia. Giganti, alieni, la leggenda di re Artù e mago Merlino, questi sono solamente alcune delle teorie fantastiche che hanno alimentato il mito di Stonehenge.
Ma adesso uno studio condotto da archeologi ha finalmente risolto il mistero millenario e svelato la verità dietro questo straordinario e antico luogo. Scopriamo tutti i dettagli.
Stonehenge: nuovi indizi e vecchi misteri
La teoria secondo cui Stonehenge potesse avere legami con le isole Orcadi ha dominato per anni la comunità scientifica. L’arcipelago è noto per la sua ricca cultura neolitica e per la presenza di grandi cerchi di pietra, come il Ring of Brodgar e le Stones of Stenness. Tuttavia, recenti studi sulla composizione chimica e mineralogica delle pietre hanno escluso le Orcadi come fonte originaria. Utilizzando tecniche avanzate come la diffrazione a raggi X, gli scienziati hanno confrontato i marcatori chimici delle pietre delle Orcadi con quelli di Stonehenge, ottenendo risultati molto diversi.
Questi nuovi dati hanno lasciato molti esperti perplessi, poiché contraddicono le precedenti convinzioni. Come ha spiegato il coautore dello studio, Rob Ixer: “La vita sarebbe stata molto più semplice se le pietre fossero simili a quelle di Brodgar. La verità è che più scopriamo di Stonehenge, più il sito diventa strano“.
Scoprire le origini di Stonehenge: una sfida ancora aperta
La scoperta ha spinto gli archeologi a rivalutare altre potenziali fonti di pietre nel nord della Scozia. Secondo Richard Bevins, autore principale del rapporto e professore onorario di geografia e scienze della terra, il prossimo passo sarà esplorare ulteriormente il bacino di Orcadian, un’ampia area di antica arenaria rossa. Questo studio potrebbe finalmente svelare l’origine delle pietre di Stonehenge.
Nel frattempo, il mistero di Stonehenge rimane irrisolto, alimentando la curiosità e l’immaginazione di coloro che sono affascinati da questo antico monumento.