La storia in fumo: distrutto da un incendio il ponte cinese in legno di Wan’an
In un periodo di grande caldo quale quello che stiamo vivendo quest’estate (accentuato dal sempre più preoccupante fenomeno del riscaldamento globale), purtroppo non siamo nuovi a notizie relative ad incendi sempre più frequenti che mettono a repentaglio città, popolazione, ettari di natura e coltivazioni. Non sfuggono a questo pericolo anche i monumenti e le opere d’arte disseminati in tutto il globo i quali, anche a causa della loro vetustà e dei materiali realizzativi, sono anzi spesso più a rischio di altre strutture. È questo il caso del ponte in legno di Wan’an, completamente avvolto dalle fiamme nella notte fra sabato e domenica dello scorso weekend per poi crollare inesorabilmente poco tempo dopo. Se ne va così, completamente ridotto in cenere, uno dei simboli della Cina dinastica del XII secolo.
La dinamica dell’incendio del ponte
Secondo le prime ricostruzioni delle autorità locali cinesi, riportate poi dall’emittente statale CCTV (China Central Television), all’incirca alle ore 21:10 di sabato 6 Agosto il ponte in legno di Wan’an ha preso fuoco. Stante la sua struttura, costituita totalmente da legno di abete cinese, l’incendio si è sviluppato in pochissimo tempo, tant’è che l’emittente Xin Tang Ren riporta come gli abitanti del luogo si siano accorti dell’incendio del ponte quando di fatto tutta l’opera fosse ormai avvolta dal fuoco.
A nulla sono valsi i tentativi di domare l’incendio da parte delle autorità competenti cinesi. Alle ore 22:45, orario in cui le fiamme sono state finalmente domate, l’opera era completamente incenerita e quasi totalmente collassata su se stessa. Non si segnalano, per fortuna, morti o feriti a seguito di questo spiacevole evento.
Le cause dell’incendio, ancora sconosciute, sono tuttora in fase di accertamento, ma una delle cause più probabili al momento è legata a motivi di culto. In Cina, infatti, i ponti sono culturalmente connessi in modo molto intimo con la religione, tant’è che esiste un detto popolare secondo cui:
“Dove c’è un ponte, c’è un tempio.”
E il ponte in legno di Wan’an, con la sua tradizione e la sua secolare storia, non faceva eccezione: su tutta la sua lunghezza la struttura, che presentava una copertura analoga a quella di un tempio, erano presenti sui due lati delle panchine su cui le persone sedevano e pregavano, spesso bruciando incenso durante la preghiera. Incenso che potrebbe essere la causa dell’incendio che ha distrutto l’opera.
La secolare storia del ponte di Wan’an
Quest’incredibile opera d’arte è uno dei risultati tecnici più mirabili raggiunto della Dinastia Song, che regnò sull’impero cinese per oltre 300 anni fra il 960 ed il 1279 d.C. Questa dinastia si è particolarmente distinta nei campi di scienza, ingegneria e tecnologia. Si possono annoverare, fra le altre, la scoperta della polvere da sparo, importanti sviluppi in campo nautico con la misurazione delle distanze e la navigazione meccanica, l’innovazione della stampa a caratteri mobili ed, infine, importanti progressi nelle costruzioni civili, specie in ambito idraulico.
Il ponte in legno di Wan’an, prima del crollo a seguito dell’incendio, era il ponte ad arco in legno più lungo dell’intera nazione cinese. Costituito da 6 campate ad arco poligonali (ossia forme approssimabili ad un arco curvilineo con l’impiego di segmenti rettilinei), presenta una lunghezza totale di oltre 98 m ed una larghezza di 4,7 m. Situato nel villaggio di Changqiao, facente parte dell’omonima città e della regione sud-orientale di Fujian, scavalca il fiume Gan e prende il suo nome da un detto locale cinese che recita:
“Pace e serenità per migliaia di generazioni, una vita prosperosa e felice per tutta la popolazione.”
Alcuni studi, basandosi sulle poche prove documentali dell’epoca arrivate fino ai giorni nostri, hanno dedotto che il ponte in legno di Wan’an risalga alla bellezza di 923 anni fa! L’opera, nel corso dei secoli, è stata oggetto di numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, comprese alcune ricostruzioni parziali. Dopo un primo incendio del 1708 (durante il 47° anno al potere dell’imperatore Kangxi della Dinastia Qing,), si provvede a ricostruire il ponte nelle sue porzioni ammalorate nel 1742 (al 7° anno del nuovo imperatore Qianlong) mantenendo forma e dimensioni originari. Nel Maggio del 2006 il ponte entra nella lista di 6 lotti di unità nazionale per la protezione delle reliquie culturali, mentre nel Novembre 2012 questo viene inserito nella lista preliminare delle opere relative al patrimonio culturale mondiale cinese.