Home » Primo Piano » Superbonus 110% e frodi: generare crediti d’imposta falsi è già reato, anche senza riscossione

Superbonus 110% e frodi: generare crediti d’imposta falsi è già reato, anche senza riscossione

Superbonus 110%

Superbonus 110% (screenshot Starting Finance/YouTube) - www.buildingcue.it

Superbonus 110%, cosa dice la legge sui crediti di imposta falsi e cosa sta succedendo? Ecco cosa c’è da sapere ora!

I furbetti del Superbonus 110% sono coloro che hanno cercato di ottenere vantaggi economici illeciti. Con crediti fiscali fittizi, hanno ingannato il sistema, per ottenere detrazioni inesistenti. Le autorità hanno intensificato i controlli per prevenire truffe e recuperare i fondi sottratti.

Il Superbonus 110% è una misura introdotta per incentivare la ristrutturazione edilizia e migliorare l’efficienza energetica. Consentiva una detrazione fiscale del 110% su spese per interventi specifici come la ristrutturazione e l’installazione di impianti fotovoltaici.

Il sistema è stato vulnerabile agli abusi, con alcuni soggetti che hanno creato crediti fiscali fittizi. I controlli da parte delle autorità sono stati necessari per evitare il verificarsi di frodi e per garantire che i benefici andassero solo a chi soddisfaceva i requisiti previsti dalla legge.

Secondo una sentenza della Cassazione, non è necessario che il credito venga utilizzato in compensazione per consumare il reato. La truffa si consuma già con la creazione di un credito inesistente, e anche l’esercizio dell’opzione di cessione a terzi può configurare un illecito. Come funziona?

Come funzionava il Superbonus 110%

Il Superbonus 110% è stato introdotto per stimolare l’economia e incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio. Grazie a questa misura, i contribuenti potevano beneficiare di una detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute per lavori legati al miglioramento energetico e antisismico degli edifici.

La possibilità di cedere il credito ha reso l’incentivo interessante per chi non aveva imposte su cui applicare la detrazione. È stato necessario un visto di conformità e una asseverazione tecnica per garantire che i lavori fossero realizzati secondo i requisiti previsti. Cosa dice ora la Cassazione?

Operaio al lavoro
Superbonus 110% problemi(screenshot Starting Finance/YouTube) – www.buildingcue.it

Come funziona ora

Il Superbonus ha attirato molti beneficiari, ma anche un numero elevato di furbetti che hanno cercato di approfittare della misura. Con il tempo, l’’genzia delle Entrate ha avviato verifiche, con un sistema di controllo per identificare e contrastare questi comportamenti illeciti. Nonostante le criticità, il Superbonus ha avuto un impatto positivo sul settore edilizio. La Corte di Cassazione ha chiarito che la truffa legata al Superbonus non si realizza solo quando il credito fiscale è utilizzato in compensazione o riscosso, ma già con la creazione di un credito d’imposta inesistente.

Nel caso esaminato, gli indagati avevano creato crediti fittizi per ottenere vantaggi economici con la cessione a terzi. La decisione è stata presa con la considerazione che anche senza l’utilizzo finale del credito, la creazione di un credito inesistente danneggia il sistema fiscale e costituisce un reato. La truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si consuma con la semplice cessione di crediti che non rispondono ai presupposti previsti dalla normativa. L’illecito si realizza già con la creazione del credito, senza bisogno che esso venga utilizzato o riscosso. La responsabilità è dei beneficiari diretti e degli intermediari che facilitano la cessione dei crediti falsi. La sentenza sottolinea che gli intermediari finanziari, che accettano crediti senza verificarne la validità, sono complici di una frode che danneggia il sistema fiscale. La notizia arriva da FiscoOggi.