Cos’è il Superbonus 2024 e come si richiede? Scopri tutti i passaggi da seguire, i requisiti e le scadenze da rispettare.
Il Superbonus 2024 introduce importanti novità che mirano a sostenere i cittadini nella realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e sismica degli immobili. Una delle principali novità riguarda l’erogazione di un /, che offre un sostegno finanziario aggiuntivo per coloro che, entro il 31 dicembre 2023, hanno già raggiunto un significativo stato di avanzamento dei lavori, pari almeno al 60%. In questo articolo, esploreremo i dettagli del fondo perduto previsto dal DL 29 dicembre 2023, n. 212, convertito in legge il 22 febbraio 2024, n. 17, e come beneficiare di questa agevolazione.
Il contributo a fondo perduto previsto per il 2024 rappresenta una risposta concreta alle esigenze di coloro che stanno effettuando lavori di miglioramento sugli immobili e che si trovano in condizioni economiche specifiche. Nello specifico, questo contributo è rivolto ai soggetti che dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 sostengono spese per interventi agevolati ai sensi dell’art. 119, comma 8-bis, del DL 34/2020, convertito in legge nel 2020.
Per essere eleggibili, è fondamentale che entro il 31 dicembre 2023 i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento del 60%. Inoltre, il contributo è destinato ai proprietari o ai titolari di diritti reali di godimento degli immobili, così come ai detentori con diritto di utilizzo dell’unità immobiliare interessata dagli interventi.
Un ulteriore requisito essenziale per accedere al fondo è rappresentato dal reddito. Infatti, i richiedenti devono avere un reddito di riferimento per l’anno di imposta 2023 non superiore a 15.000 euro. Questo requisito economico evidenzia l’attenzione del legislatore verso le famiglie con redditi più bassi, facilitando così l’accesso ai benefici per chi ne ha maggiore bisogno.
I lavori per i quali è possibile ottenere il contributo a fondo perduto rientrano tra quelli coperti dal Superbonus 2024, che prevede una detrazione del 70% delle spese sostenute.
Questa percentuale si applica sia agli interventi effettuati su singole unità immobiliari sia a quelli che riguardano le parti comuni degli edifici condominiali. Pertanto, anche chi vive in un condominio e contribuisce ai lavori sulle aree comuni può accedere al fondo perduto, se soddisfa gli altri requisiti.
La procedura per richiedere il contributo a fondo perduto è piuttosto dettagliata e richiede l’invio di un’istanza all’Agenzia delle Entrate. L’istanza dovrà contenere diverse informazioni, tra cui il codice fiscale del richiedente, i dati catastali dell’immobile interessato, e, in caso di eredi, il codice fiscale del de cuius, ossia del defunto che ha sostenuto le spese originarie. Qualora il richiedente fosse un minore o un interdetto, dovrà essere inserito anche il codice fiscale del legale rappresentante.
Una parte cruciale dell’istanza è la dichiarazione del richiedente riguardante il possesso dei requisiti, tra cui l’ammontare delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024 e il rispetto del requisito del 60% di avanzamento dei lavori entro la fine del 2023. Inoltre, il richiedente dovrà indicare la data del primo bonifico effettuato durante il periodo previsto per le spese agevolabili.
L’istanza è composta da vari quadri, come il quadro A, che richiede i dati catastali dell’immobile, e il quadro B, diviso in due sezioni: la prima per indicare i codici fiscali dei membri del nucleo familiare e i rispettivi redditi, e la seconda per riportare le spese sostenute e i bonifici effettuati. Infine, il quadro C riepiloga tutti i dati forniti dal richiedente e necessari per il calcolo del contributo.
Le istanze per il contributo a fondo perduto dovranno essere trasmesse esclusivamente tramite la procedura web dell’Agenzia delle Entrate. La data di apertura del portale sarà resa nota con un apposito avviso pubblicato sul sito dell’Agenzia, ma il termine ultimo per l’invio delle richieste è fissato al 31 ottobre 2024.