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Tari, da oggi se fai così non la paghi più | Sbrigati a richiedere questo bonus segreto: è in scadenza

Bidoni per l'immondizia (Pixabay)

Bidoni per l'immondizia (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

Approfitta di questa opportunità esclusiva per ridurre le spese legate alla gestione dei rifiuti e scopri come ottenere aiuti economici.

Il servizio di gestione dei rifiuti è un aspetto cruciale per mantenere la pulizia e l’igiene delle nostre città. Le amministrazioni locali hanno il compito di organizzare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, garantendo che le comunità siano libere da spazzatura e materiali pericolosi. 

Promuovere pratiche di raccolta differenziata è un modo efficace per ridurre i costi e migliorare la gestione dei rifiuti.

Attraverso l’adeguata separazione dei materiali, è possibile aumentare il tasso di riciclo e diminuire la quantità di rifiuti destinati alle discariche. 

In questo modo, i cittadini possono trarre vantaggio dalle risorse disponibili e contribuire a una gestione più sostenibile dei rifiuti, migliorando al contempo la propria situazione economica.

Il bonus “segreto”

Il Bonus Tari rappresenta un’importante agevolazione per le famiglie con reddito basso, consentendo loro di ricevere uno sconto sulla tassa per la gestione dei rifiuti. Introdotto dalla legge di stabilità del 2014, questo bonus è fondamentale per sostenere i nuclei in difficoltà economica. Ogni comune stabilisce in modo autonomo le proprie modalità di accesso e le percentuali di sconto, rendendo il bonus una misura personalizzata che riflette le esigenze locali. L’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) è il principale criterio per determinare l’idoneità all’agevolazione, e le famiglie con un reddito inferiore a una certa soglia possono beneficiare di questa opportunità.

Per richiedere il bonus, è essenziale presentare un modello ISEE aggiornato, poiché le riduzioni vengono concesse automaticamente dai comuni a chi soddisfa i requisiti. Tuttavia, la mancanza di una normativa nazionale unificata fa sì che ogni comune possa decidere liberamente se e come applicare il bonus, generando situazioni diverse a seconda della località. Pertanto, è fondamentale informarsi presso il proprio comune di residenza per comprendere quali siano i criteri specifici e le modalità di accesso.

Bidone con l'immondizia (Pixabay)
Bidone con l’immondizia (Pixabay FOTO) – www.buildingcue.it

Chi ha diritto e come richiedere il bonus

I requisiti per accedere al Bonus Tari sono strettamente legati al reddito. Le famiglie con un ISEE pari o inferiore a 9.530 euro possono beneficiare dello sconto, mentre per coloro che hanno almeno quattro figli a carico, il limite sale a 20.000 euro. Nonostante il decreto fiscale del 2020 avesse proposto criteri simili a quelli per altri bonus, l’effettiva concessione del Bonus Tari dipende dalla decisione dei singoli comuni. Questo porta a un quadro piuttosto variegato, dove è possibile che alcuni cittadini, pur avendo i requisiti, non riescano a ottenere l’agevolazione a causa della mancanza di un DPCM che ne definisca i criteri applicativi.

Per richiedere l’esenzione dalla Tari, in alcuni casi è possibile presentare una domanda specifica. Questa richiesta è necessaria per dimostrare che l’immobile di proprietà è oggettivamente inutilizzabile e, pertanto, non produce rifiuti. Immobili come centrali termiche o fabbricati inagibili possono essere considerati per l’esenzione. Anche in questo caso, ogni comune può avere procedure diverse. Ad esempio, a Roma esistono specifiche scadenze e requisiti da soddisfare per ottenere l’esenzione, evidenziando l’importanza di consultare le normative locali per non perdere opportunità di aiuto economico.